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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Maxi emolumenti Amt, l'azienda "sgonfia" il caso: "Importi dovuti ma tempistiche inopportune"

L'azienda ha replicato agli attacchi delle sigle sindacali e di Italia Viva anche sui presunti maxi emolumenti, stigmatizzando però i tempi di liquidazione delle somme

Dopo gli attacchi delle sigle sindacali e le richieste di chiarimento di Italia Viva in merito a presunti "maxi emolumenti" ricevuti da alcuni dipendenti dell'Amt è intervenuta l'azienda attraverso una nota stampa definendo il tutto una "non notizia".

“Le somme erogate a 4 lavoratori vengono corrisposte in automatico in virtù della partecipazione di tali dipendenti ad alcune gare d’appalto espletate dall’azienda - spiega la nota stampa -. Si tratta, nello specifico, di indennità previste dalla vigente normativa del “Codice Appalti” (decreto legislativo n.50/2016) e liquidate, sulla base del regolamento aziendale per la costituzione e la distribuzione dell’incentivo di cui art. 113 del D.lgs. 50/2016, approvato dal precedente c.d.a. in data 29/06/2018, direttamente in busta paga dagli uffici. La loro corresponsione è pertanto obbligatoria e dovuta per legge".

L'Amt ha inoltre aggiunto che i lavoratori in oggetto sono quattro: uno ha preso un lordo di 7800 euro circa, un altro di 126 euro e gli altri due di 656 e 7193 euro.

"Tuttavia, Il Consiglio di Amministrazione, stante la presenza della cassa integrazione - stigmatizza l'aziensa - già lo scorso 9 giugno, ha convocato una riunione urgente sul tema, ritenendo poco opportune le tempistiche delle liquidazioni operate dagli uffici. Il Consiglio si terrà domani, 16 giugno. Quanto alla cassa integrazione, che volge al termine, essa ha coinvolto appena il 10% in media del monte orario dei lavoratori e ha riguardato quasi del tutto dipendenti che hanno aderito volontariamente".

"Stupisce che alcuni sindacati non abbiano voluto scientemente entrare nel merito - conclude la nota - per spiegare alla cittadinanza di cosa si tratti, così nei fatti denigrando l’operato di alcuni lavoratori dell’azienda, che legittimamente percepiscono (seppur con tempistiche inopportune) delle somme dovute per legge. Pertanto facendo seguito alla nota del gruppo consiliare Italia Viva, che ben conosce la legge e tali meccanismi, fatti tali dovuti chiarimenti, null’altro vi è da aggiungere sul tema”.

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