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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Prima con Micari, Forza Italia e ora Udc: le 'piroette' politiche di Alessandro Porto

Il consigliere comunale, ex fedelissimo di Enzo Bianco, ci è riuscito. Dopo il cambio di casacca repentino durante le regionali, Porto ha ottenuto ora una candidatura al parlamento. Con un terzo partito: l'Udc

I due cartelloni uguali durante la campagna elettorale per le elezioni regionali avevano lasciato tutti a bocca aperta. Alessandro Porto, consigliere comunale di Catania, ex fedelissimo del sindaco Enzo Bianco, aveva abbandonato da un giorno all'altro l'allora candidato presidente della regione Fabrizio Micari per andare, dalla notte al giorno, a sostegno di Nello Musumeci. Passando dal gruppo consiliare Con Bianco per Catania, tra le file di Forza Italia. A distanza di soli due mesi, bocciato però dai risultati delle urne - ottenendo tuttavia un ottimo risultato con ben 5.832 preferenze - il consigliere ci riprova e si presenta oggi alla corsa per il parlamento nazionale con un terzo partito: l'Udc. 

Una casa che Porto conosce già bene quella dello scudo crociato, essendo transitato nel partito democristiano dopo l'inizio nel Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo, che oggi lo inserisce nel collegio Sicilia 2 al terzo posto, dopo Giovanni Pistorio, e Margherita La Rocca Ruvolo e prima di Rosa Zanghì. La sua vicinanza con l'Udc, del resto, era stata resa nota dallo stesso consigliere all'indomani del suo passaggio a sostegno dell'attuale presidente della Regione. 

"La candidatura di Fabrizio Micari non ha raccolto il consenso e ha messo in crisi l’area centrista. Il risultato - sottolineava in una nota stampa Porto - è che stiamo assistendo alla dissoluzione dell’area popolare. Quello che rimane è il Partito Democratico, l’esperienza Crocetta e lisolato Micari, che in questo modo diventa la foglia di fico di questa confusione. Troppa per non riflettere - continuava il consigliere - Io, onestamente, faccio grande fatica a stare dentro questa proposta politica affatto adeguata ai principi del civismo, ala mia storia e al mio impegno politico. Io sono un moderato: mi sono candidato in lista civica con Bianco come uomo dell’UDC perché l’UDC scelse di appoggiare Bianco". "Oggi, alla luce di tutto questo - concludeva - trovo difficile trovare una soluzione dentro questo schema politico e devo decidere se accantonare una prospettiva che ho condiviso con i miei tanti amici per quasi 5 anni, e che raccoglie consenso ed entusiasmo, o se rintracciare un’alternativa, una soluzione che abbia maggiore affinità con la mia storia politica. Su questo rifletterò nelle prossime ore”.

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