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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pd nel caos, sfiduciato il capogruppo Giovanni D’Avola: al suo posto Vullo

Alla votazione hanno partecipato i consiglieri Antonino Vullo, Ersilia Saverino e Niccolò Notarbartolo

Giovanni D’Avola da ieri sera non è più capogruppo de Pd. Al suo posto è stato nominato il vicecapogruppo Antonino Vullo. Lo ha deciso al termine di una riunione il gruppo consiliare del Pd convocato proprio per discutere la sfiducia di D’Avola alla luce della sua ultima nota in merito alle dimissioni dell’assessore Mazzola fortemente criticata da Art 4 e anche da parte del Pd. Alla votazione hanno partecipato i consiglieri Antonino Vullo, Ersilia Saverino e Niccolò Notarbartolo.

Concetta Raia, deputato regionale del PD - "Quello che è avvenuto ieri al gruppo Pd di Catania rasenta il limite del grottesco. Calpestare le normali regole per sfiduciare illegittimamente e senza il numero necessario il capogruppo Pd e indicarne un altro in modo altrettanto illegittimo è un atto gravissimo che colpisce prima di tutto il nostro partito. Appare assai strano che tutto ciò avvenga proprio all'indomani della visita del premier Renzi nella nostra città e della firma del Patto per Catania insieme al Sindaco Bianco. Forse questi importanti risultati non hanno fatto piacere a qualcuno. Chi ispira e copre queste inutili scorribande, trasformando la vicenda in una farsa, si sta assumendo gravi responsabilità. Bene ha fatto la segreteria provinciale, in contatto con quella regionale e nazionale, a prendere posizione in modo chiaro e netto. Le questioni politiche di affrontano in modo serio. Giovanni D'Avola, a cui va il mio personale sostegno, è e resta il capogruppo pienamente legittimato del Partito Democratico a Catania". 

Livio Gigliuto, coordinatore cittadino Pd Catania - "È ovvio che solo una maggioranza può sfiduciare il capogruppo D'Avola e nominarne un altro. In pratica ieri si è trattato di una riunione di alcuni consiglieri convocata il giorno prima che non ha alcun risvolto ufficiale. Peraltro il partito, a cominciare dal segretario provinciale Enzo Napoli, non era neanche stato avvertito. È chiaro quindi che il capogruppo PD è Giovanni D'Avola. Catania sta attraversando una fase  importante, e per cogliere le opportunità che ha di fronte ha bisogno di un Partito Democratico forte e unito, che metta le esigenze dei cittadini al centro della propria azione. La stessa visita del presidente Matteo Renzi e la firma del patto per Catania è un grande segnale alla città, all'amministrazione guidata da Enzo Bianco e al Partito di Catania. Il Pd, con i suoi dirigenti, i circoli, gli iscritti, deve occuparsi di queste vicende, evitando inutili strappi come quello avvenuto ieri che i cittadini non capiscono e che danneggiano i singoli e l'intera comunità del Partito Democratico".

Lanfranco Zappalà, consigliere comunale del PD - " Quanto è stato fatto ieri è assolutamente "illegittimo" e nessuno può essere eletto se non si ha la maggioranza. Mi dispiace dire ciò,  perché ho molta stima di tutti ,ma certi atteggiamenti non possono passare inosservati nè tantomeno la politica ed i suoi regolamenti interni  scavalcati senza alcuna logica. È giusto che il partito si interessi subito di questa vicenda "tragicomica" che porta solo confusione e danno all'immagine di un partito che vuole governare in Città e bene. Sono convinto che valga il buonsenso da parte di tutti. Se tutto ciò è servito e serve per una dialettica interna tra i gruppi e correnti, io certamente non mi tirerò indietro. Ma questi colpi bassi ed inaspettati non troveranno mai la mia partecipazione ed il mio consenso.  Il Capogruppo pertanto del PD al Consiglio Comunale resta D'Avola".

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