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Polizia penitenziaria e carceri, Saitta (M5S): "1300 nuove assunzioni e risorse per 71 milioni"

Dopo le criticità registrate, anche nella struttura carceraria di Caltagirone, il deputato ha posto una interrogazione al ministero chiedendo un adeguamento dell'organico

Il deputato del Movimento Cinque Stelle Eugenio Saitta, componente della Commissione Giustizia alla Camera, aveva sollevato – attraverso una interrogazione presentata con i deputati Rizzo, Scerra, Ficara e Marzana – le problematiche della polizia penitenziaria in Sicilia e le criticità di due strutture carcerarie.

Il governo, attraverso il sottosegratario Cominardi, ha annunciato interventi immediati a sostegno del corpo di polizia e per migliorare le condizioni delle carceri di Caltagirone e Siracusa. E’ stato annunciato un corposo piano di assunzioni per rimpolpare l’organico della polizia penitenziaria.

“Prendo atto con grande soddisfazione – ha detto Eugenio Saitta – dell’impegno del governo del cambiamento sul fronte della giustizia e del sistema penitenziario che deve rappresentare un investimento importante, poiché la pena non debba essere una misura afflittiva ma una misura rieducativa”.

“Avevamo sollevato – prosegue l’esponente del Movimento Cinque Stelle – con i colleghi portavoce la grave sofferenza degli agenti della polizia penitenziaria, uomini dello Stato che svolgono un compito delicato e gravoso. Vi è stata una escalation di tensione con aggressioni ai danni degli agenti nella struttura di Caltagirone che ha visto un aumento della popolazione carceria, passata da 320 a 550 detenuti, che non è corrisposto ad un rimpinguamento dell’organico”.

“Ciò ha portato gli agenti a turni di lavoro anche di 10 – 12 ore. Stessa situazione accaduta a Siracusa, con il passaggio a causa dell’ampliamento della struttura da 400 a 600 detenuti, con il personale della polizia penitenziaria in grandissima difficoltà. Inoltre abbiamo segnalato la mancanza dei mediatori culturali, la carenza di fornitura idrica e alcuni blocchi fatiscenti nel carcere di Caltagirone”, ha sottolineato Saitta.

“Una situazione determinata dai governi precedenti che non hanno mai investito nel sistema giustizia e, anzi, con scelte dissennate come la legge Madia si sono ridotti gli organici della polizia penitenziaria. Solo in Sicilia sono venute meno 700 unità”.

“Alla nostra interrogazione il governo ha prontamente risposto dicendo che verranno potenziati gli organici. Con la legge di bilancio per il 2019 è stata pianificata l’assunzione di 1300 unità del corpo di polizia penitenziaria nell’anno 2019 e di 577 unità nel periodo 2020/2023, con uno stanziamento di maggiori risorse per 71,5 milioni di euro per il triennio 2019/2021”.

“Inoltre, saranno immessi in ruolo di 976 allievi vice ispettori che lo scorso mese di marzo hanno terminato il relativo corso di formazione. In più sarà svolto a breve un bando di concorso per 754 nuove unità. Verranno anche incrementati I funzionari giuridico pedagogici, con 29 nuove immissioni, ed è prevista la copertura del posto vacante a Caltagirone. Per quanto concerne le criticità delle strutture il governo sta valutando l’approvazione e il finanziamento degli interventi di manutenzione più urgenti. Risposte che danno la cifra di un esecutivo attento e puntuale”, ha concluso Eugenio Saitta.

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