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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Privatizzazione dell'aeroporto di Catania, i 5 Stelle scrivono a Musumeci

La perplessità più evidente per i deputati sta nel fatto che “un’operazione di tale portata - evidenziano - non può essere decisa solo da Pietro Agen"

“Ci auguriamo che la paventata privatizzazione dell’aeroporto di Catania non decolli. Servirebbe solo a tappare qualche falla nei conti di enti come la Camera di Commercio del Sud-est della Sicilia, mentre si perderebbe il controllo pubblico su un’importante infrastruttura pubblica e strategica. L’operazione presenta più ombre che luci, quindi il presidente della Regione venga in aula a spiegarci come stanno esattamente le cose”. Lo chiedono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle. “Vendere le azioni della Sac, che gestisce l’aeroporto di Catania - ricordano - avrebbe inevitabili ripercussioni sulla controllata Soaco, che gestisce lo scalo di Comiso. Al sistema aeroportuale di mezza Sicilia nessuno sta pensando”. Ma la perplessità più evidente per i deputati sta nel fatto che “un’operazione di tale portata - evidenziano - non può essere decisa da un solo uomo al comando, cioè Pietro Agen, presidente della CamCom del Sud-est, che detiene la maggioranza delle quote azionarie, il 61,22 per cento, di Sac”. “

La partita - spiegano i deputati - la sta giocando proprio Agen dalla sua poltrona. Una sorta di dominus, la cui stessa elezione è avvenuta in maniera molto conflittuale e che sta per decidere il destino degli aeroporti della Sicilia orientale. Non ci sembra superfluo, allora chiederci: la Camera di Commercio può agire fuori dal perimetro delle competenze della Regione e dello Stato? Esageriamo forse nel sostenere che della capitalizzazione dell’aeroporto, ottenuta da un’infrastruttura pubblica e quindi con i soldi dei siciliani, beneficerebbe innanzitutto la Camera di Commercio? Ci chiediamo inoltre che vantaggio avrebbero enti come il Libero Consorzio di Siracusa, che detiene il 12,5% di Sac e ne ricava ogni anno 4 milioni di euro dai dividendi, a mettere sul mercato le proprie quote? E soprattutto: quali progetti di sviluppo infrastrutturale sono connessi a questa colossale privatizzazione e con quali vantaggi per la Sicilia orientale? Gli annunci che abbiamo sentito finora ci sembrano solo fantasie: la ferrovia veloce Catania-Ragusa che la Camera di Commercio vorrebbe fare con 10 milioni di euro, con i quali forse non si realizza nemmeno una stazione. O ancora un centro congressi a Siracusa, scelta molto discutibile dal punto di vista degli operatori commerciali. Opere che valgono quanto il controllo pubblico sugli aeroporti? Non crediamo proprio. La Regione, che detiene quote di Sac, che ruolo intende avere in tutto questo? Musumeci dia pubblicamente risposte a tutti questi interrogativi, intervenendo in aula, concludono i deputati M5S”.

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