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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Privatizzazione" delle Case dell'Acqua, Sidra: "Ricostruzioni maliziose, prezzi saranno inalterati"

A seguito delle polemiche innescate dall'opposizione la partecipata del Comune di Catania è intervenuta chiarendo i termini dell'avviso pubblico e le modalità di una eventuale gestione privata delle postazioni che forniscono il prezioso bene

Dopo le polemiche dell'opposizione, sorte a seguito dell'avviso pubblico per la concessione ai privati delle Case dell'Acqua, la Sidra è intervenuta con una nota per fare chiarezza sulla vicenda. L’azienda ha pubblicato un avviso pubblico (tecnicamente una manifestazione d’interesse) finalizzato all’individuazione di soggetti privati che intendano essere invitati alla successiva procedura di gara finalizzata all’affido della gestione delle Case dell’Acqua esistenti nel territorio della città di Catania e attualmente gestite da Sidra. "E’ quindi solo una fase di esplorazione del mercato - dice la partecipata - per verificare l’esistenza di imprese interessate alla loro gestione. Solo in un secondo momento sarà indetta una gara pubblica, come previsto dal decreto legislativo 50/2016 e smi, per scegliere la proposta più vantaggiosa per l’amministrazione. L’avvocato Bianco domanda “chissà chi” vincerà questo bando: Sidra può solo rispondere che non lo sa non avendo capacità divinatorie. Può solo assumere l’impegno di inserire nella futura commissione aggiudicatrice della gara un esperto di fiducia dell’avvocato Bianco come massima garanzia di trasparenza se ce ne fosse bisogno".

"Altra inesattezza è che Sidra voglia affidare (con pubblica gara) - prosegue la nota - a privati le Case dell’Acqua perché la loro gestione costa troppo sul piano finanziario: è assolutamente inesatto. Lo scopo dell’affidamento ai privati è quello di continuare a garantire un servizio di alto livello ai catanesi mantenendo inalterato il prezzo di erogazione e con innumerevoli vantaggi per l’azienda. Massime garanzie saranno richieste alle ditte che parteciperanno alla gara e Sidra si riserverà ogni potere di controllo sull’operato della futura impresa aggiudicataria. Inoltre a Sidra dovrà essere riconosciuta una percentuale sui ricavi della vendita dell’acqua".

Così l'azienda partecipata spiega che la ratio del provvedimento è anche quella di "liberare le risorse di personale interno attualmente utilizzate nelle Case dell'Acqua per restituirle alle esigenze di sanificazione e alla potabilizzazione delle risorse idriche distribuite ai catanesi. Sidra purtroppo ha ridotte risorse di personale e, nel settore, esse sono, allo stato, ancora più ridotte". Poi la rassicurazione: "Sidra non ha nessuna intenzione di abbandonare il progetto Case dell’Acqua: ha già disposto, in accordo con il I° Municipio di Catania, la realizzazione della sesta Casa dell’acqua in un luogo più sicuro di Piazza della Repubblica dove purtroppo si sono verificati numerosi danneggiamenti. Inoltre sta pensando alla realizzazione di ulteriori non appena le condizioni strutturali della azienda lo consentiranno".

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