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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Referendum, dibattito con Davide Faraone e Salvo Nicosia sulle ragioni del si

Domenica 12 giugno verranno date 5 schede, ognuna di un colore diverso, ognuna con un punto diverso da riformare. Dall’abolizione della Legge Severino alla Riforma della Custodia Cautelare e poi la Separazione delle funzioni, l’Equa Valutazione dei Magistrati nei consigli giudiziari e l’elezione dei togati al Csm

Primo appuntamento a Catania del nuovo coordinamento provinciale di Italia Viva: l’occasione è stata data dal dibattito sul referendum del prossimo 12 giugno. Italia Viva, infatti, dice sì ai 5 quesiti referendari sulla giustizia. Ad aprire il dibattito è stato il neo coordinatore provinciale del partito Salvo Nicosia: il coordinatore ha voluto puntare subito l’accento sull’importanza di questo referendum e di una giustizia più equa: “la politica - ha detto Nicosia - deve occuparsi della riforma della giustizia e i parlamentari hanno l’obbligo di dare vita a una riforma. Fondamentale, ha sottolineato Nicosia, che la gente si presenti alle urne per raggiungere il quorum”. A spiegare i 5 quesiti nel dettaglio è stato l’avvocato Prospero Crimi: domenica, infatti, verranno date 5 schede, ognuna di un colore diverso, ognuna con un punto diverso da riformare. Dall’abolizione della Legge Severino alla Riforma della Custodia Cautelare e poi la Separazione delle funzioni, l’Equa Valutazione dei Magistrati nei consigli giudiziari e l’elezione dei togati al Csm.

“Bisogna dire sì ai cinque quesiti - ha detto il coordinatore regionale Davide Faraone chiudendo il dibattito - perché bisogna riformare una giustizia che non funziona e non basta fare delle riforme perché le chiede l’Europa: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sta imponendo delle riforme sulla giustizia che però - ha aggiunto Faraone - con questa maggioranza in questo parlamento non sono riforme incisive, sono blande; per cui con questo referendum, votando sì ai 5 quesiti, si libera il CSM dalle correnti, si elimina una legge Severino che è una legge scellerata perché fa decadere un sindaco quando ha soltanto una condanna e lascia una comunità senza guida, perché c’è una situazione in cui ancora oggi si da tanto potere alle correnti in magistratura. Credo che bisogna intervenire per modificare un sistema giudiziario che deve essere più garantista”

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