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Pogliese contro Bianco: da un lato il tavolo dall'altro il treno

I due principali sfidanti di queste elezioni amministrative, durante la giornata di ieri, hanno presentato la propria squadra di governo. Il giovane Pogliese sceglie il tavolo dei professionisti, mentre Bianco preferisce la metropolitana

Dopo mesi di attesa, analizzato il voto delle elezioni politiche, le amministrative catanesi entrano finalmente nel vivo e i protagonisti dell'agone politico scoprono le carte. Poco importa che siano assi quelli nelle maniche degli opposti schieramenti, questa prima fase della campagna sembra infatti caratterizzata più dagli annunci che dai contenuti anche se, bisogna dare onore al merito, fino ad oggi l'unico candidato ad aver presentato una rosa di nomi dietro la quale si intravede un progetto politico è il candidato del centro-destra (senza la Lega), Salvo Pogliese. Mentre l'attuale primo cittadino Enzo Bianco viaggiava ieri in metropolitana con i giornalisti a seguito, l'europarlamentare ha infatti sciolto la riserva sul proprio staff, composto principalmente da professionisti e imprenditori, tra i quali compaiono nomi già noti ma anche qualche new entry.

Il team di Pogliese

Tra questi i medici Marco Palumbo, Sergio Pintaudi, Maurizio Ferro, Giovanni Campi e Salvatore Felis, la vice presidente dell'associazione Zic Livia Magnano, il costituzionalista e docente di Diritto Agatino Cariola, l'avvocato ed ex funzionario di polizia Ivan Pietro Maravigna, ma anche molti commercialisti, ingegneri e nomi della moda.

Oltre a giocarsi su una contrapposizione 'nuovo-vecchio' - nonostante entrambi gli uomini siano in politica da decenni - il vero perno della proposta dei due candidati sembrerebbe insistere proprio sulla risposta escogitata dai partiti per fronteggiare da un lato il sentimento di sfiducia nei confronti della classe dirigente, soprattutto di centro-sinistra - ormai certificata dalla nuova composizione del Parlamento nazionale - dall'altro per saper disinnescare l'entusiasmo nei confronti del Movimento Cinque Stelle. In questo meccanismo la vera novità è una: la società civile di sinistra sembrerebbe aver abbandonato Enzo Bianco - che punta su figure residuali, seppur meritorie, come quella di cittadini che si occupano della cura del bene pubblico - mentre Salvo Pogliese è riuscito ad attrarne o, addirittura, a crearne una di destra. 

"Quello in cantiere - ha spiegato ieri Pogliese - è un progetto di rottura, assolutamente innovativo e totalmente differente rispetto al passato. Accanto a me saranno i singoli cittadini, le associazioni di volontariato, il mondo dell'imprenditoria a compiere un percorso realmente partecipativo".

Bianco e la candidatura civica

Come già ampiamente predetto ed in parte annunciato dal Sindaco stesso a gennaio, quella di Enzo Bianco non sarà una candidatura targata Partito Democratico - nonostante l'avvocato Bianco sia stato per decenni una delle figure di riferimento nelle stanze romane del Pd - che strizza l'occhio anche ai "cittadini che hanno votato a destra", come ha spiegato lui stesso durante il viaggio in metrò, ma anche "agli elettori del Movimento Cinque Stelle".

Per nulla fiaccato dalla bufera giudiziaria che ha coinvolto due tra i suoi più stretti collaboratori, Bianco presenta dunque una proposta sul modello palermitano di Leoluca Orlando - ormai aspramente criticato dall'altro capo dell'isola dai suoi vecchi sostenitori proprio per la resilienza ed il mancato ricambio generazionale - che però non si capisce per quale motivo dovrebbe attrarre proprio quell'elettorato che se da un lato può benissimo votare per Salvo Pogliese, dall'altro ha il proprio candidato Giovanni Grasso. 

I Cinque Stelle

Da parte loro, i Cinque Stelle, dopo pochi minuti dall'invito di Bianco, hanno inviato un comunicato di fuoco dove definiscono l'appello, un "disperato tentativo di attrarre consensi". "Comprendiamo il suo disperato desiderio di racimolare consensi - si legge in una nota del gruppo catanese - in un momento in cui la sua credibilità, come amministratore, è ormai scesa a livello sottozero tra i cittadini e ci dispiace deludere il suo ego, ma per amore di verità siamo costretti a smentire categoricamente le sue affermazioni. Nessuno, all’interno del M5s, ha mai sostenuto la candidatura di Bianco nel 2013". "Chiediamo, pertanto - concludono i pentastellati - al sindaco di comunicarci la fonte delle sue notizie e i nomi e cognomi degli attivisti che avrebbero supportato lui e le sue liste. In caso contrario, aspettiamo una immediata smentita".

La società civile

La società 'civile', o ciò che ne resta, del resto è frammentata anche su altri candidati. Su tutti Emiliano Abramo, anche se le ultime manovre dei 'professori', Sebastiano Arcidiacono e Maurizio Caserta, che - durante una conferenza stampa, pochi giorni fa - hanno aperto velatamente a Pogliese, lascerebbero intravedere un certo nervosismo anche tra i sostenitori più antichi del segretario regionale della Comunità di Sant'Egidio. Mal di pancia che potrebbero venire anche dalle formazioni più a sinistra, visto il ventilato ma mai apertamente dichiarato, né smentito, interessamento dei deputati regionali del Pd Luca Sammartino e Nicola D'Agostino.

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