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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Partecipate, Sangiorgio: "Perché convocare consiglio straordinario?"

Il consigliere di maggioranza è intervenuto a seguito della seduta del civico consesso attaccando le opposizioni

Dopo il consiglio comunale straordinario sulle partecipate è arrivata una dichiarazione di Luca Sangiorgio, capogruppo di maggioranza, tesa a stigmatizzare le opposizioni: "L’intervento di oggi, da parte di una certa opposizione sembra tanto una scusa per enunciare spot elettorali, messaggi fuorvianti e perfino comunicazioni sbagliate. Perché convocare un consiglio straordinario su questo argomento quando l’operato di presidenti e Cda delle partecipate sono visionati costantemente nelle sedute delle commissioni comunali pertinenti?".

"Oggi abbiamo assistito al lancio di proclami e di frasi ad effetto presentando agli occhi della città una realtà parziale o addirittura faziosa. Eppure il lavoro - prosegue Sangiorgio - che abbiamo compiuto in questi anni è evidente a tutti perché è sotto la luce del sole, come ad esempio il piano di razionalizzazione delle partecipate, votato dal consiglio comunale a dicembre 2018, e il contratto di rete stipulato fra le stesse. Anzi, sfido chiunque a fare un raffronto tra i bilanci delle partecipate, come le abbiamo trovate nel 2018, e quelli di ora. In tutto questo alcuni componenti dell’opposizione hanno volutamente omesso tutti gli investimenti che questa amministrazione ha portato e sta portando a termine sotto l’aspetto infrastrutturale e di mezzi. Sforzi per costruire quel cambio di rotta necessario ad evitare il disastro del baratro in cui tutte le partecipate comunali stavano finendo".

Inoltre il capogruppo di maggioranza ha evidenziato, così come aveva fatto anche il vice sindaco Bonaccorsi, i risultati raggiunti: "Oggi penso a tutte le misure per la riduzione dei costi in ogni partecipata, alla salvaguardia di tutti i livelli occupazionali senza neppure un licenziamento. Non solo, da ultimo le partecipate, per la prima volta, hanno distribuito i dividenti al socio unico: ovvero il comune di Catania. Per queste ragioni oggi non si può portare in consiglio comunale una piccola parte della realtà, sottacendo su una visione che ne riguardi la sua interezza, solo perché qualcuno respira già un clima da campagna elettorale. La città non lo merita e noi non lo permetteremo".

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