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Erio Buceti replica a Ragusa: "Videoconferenza estende la partecipazione alla politica"

Il presidente del IV Municipio ha inviato un'ampia dichiarazione in cui difende il proprio operato e la validità delle videoconferenze

Dopo la richiesta di tornare ad effettuare in presenza le sedute dei consigli di Municipalità effettuata da Giuseppe Ragusa, consigliere del IV Municipio, Erio Buceti ha inviato un'ampia dichiarazione in cui difende il proprio operato e la validità delle videoconferenze.

"Leggo che un consigliere del Movimento 5 Stelle del IV Municipio si auspicherebbe il ritorno alle sedute consiliari di Municipio presso l’aula consiliare, poiché le sedute in videoconferenza limiterebbero l’attività di propulsione ed efficienza nell’operare nella qualità di amministratore. Facciamo chiarezza sul punto, al fine di evitare illogiche distorsioni. Io - scrive Erio Buceti - nella qualità di Presidente del IV Municipio, indiscutibilmente auspico il ritorno alla piena ordinarietà, riprendendo l’attività presso l’aula consiliare. Quanto verificatosi nelle more in ordine al Covid-19, ha solo inizialmente creato qualche disagio nell’attività amministrativa consiliare. Come certamente il consigliere ricorderà, già nel mese di aprile, insieme agli altri colleghi Presidenti di Municipio, ho inoltrato ed ottenuto le autorizzazioni direttoriali necessarie per consentire la piena ripresa dell’attività consiliare e delle commissioni del IV Municipio in videoconferenza, sebbene il regolamento sul Decentramento nulla disponesse sul punto. A seguito di quanto decretato, il Consiglio del IV Municipio e le Commissioni, con solerte tempestività, seppur limitatamente a questioni indifferibili ed urgenti, hanno avviato l’attività amministrativa, nel rispetto dei requisiti di trasparenza disposti dalla legge. Vero è che la videoconferenza, espletata tramite piattaforme sperimentali, ha comportato un’iniziale difficoltà di utilizzo, ma non possono sottacersi i consequenziali pregi. In potenza, tramite lo strumento della trasmissione simultanea in streaming dei Consigli municipali, viene data la possibilità, addirittura ai 300 mila catanesi o a chiunque volesse, di vedere ed ascoltare ciò che viene discusso e deliberato in seno all’organo consiliare, la cui partecipazione materiale nell’aula di consiglio, com’è ovvio, sarebbe difficile da poter immaginare".

"A ciò - continua Buceti- si aggiunga che grazie all’utilizzo della videoconferenza, gli organi consiliari, con estrema facilità, hanno potuto estendere l’invito anche a soggetti esterni (direttori, organi politici, associazioni) che, diversamente, avrebbe necessitato di maggiore organizzazione in ordine alla partecipazione. I cittadini, con la videoconferenza, sono messi nelle condizioni di valutare l’operato dell’amministratore e di criticarne le eventuali inefficienze. Il tutto in totale aderenza del principio di trasparenza della Pubblica Amministrazione, più volte reclamato, a parole, dallo stesso Movimento 5 Stelle. A ciò si aggiunga che, fino ad oggi, ogni mozione, interrogazione o interpellanza a me pervenuta è stata calendarizzata e discussa con tempestività, e l’attività di ispezione del territorio, nel rispetto delle misure di prevenzione, può essere svolta senza limitazioni. A questo punto mi chiedo cosa possa spingere il Consigliere del Movimento 5 stelle ad invocare un ritorno alle sedute di consiglio presso l’aula consiliare quando, in questo momento, l’attività amministrativa del Consigliere può essere svolta senza preclusioni e viene garantito più facilmente il diritto di coinvolgimento della cittadinanza? I cittadini hanno diritto di essere messi al corrente di quello che si fa o si preferisce isolarsi nei palazzi?".

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