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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Srr, il centrodestra tira fuori i muscoli e si "vendica"

Nel rinnovo dei componenti del collegio sindacale emergono nuovi rapporti di forza dopo lo "sgarbo" Acoset e le tensioni su Sidra

La politica si è sempre giocata anche sul campo dei rapporti di forza, degli equilibri, delle "pedine" da muovere. Il caso etneo delle ultime settimane ha riguardato il rinnovo delle cariche di Acoset che - come abbiamo raccontato - ha visto prevalere gli uomini legati a Sammartino e Barbagallo (Pd) e con le ossa rotte era uscito il centrodestra a trazione Pogliese.

Centrodestra che, più o meno velatamente, ha puntato il dito contro i Lombardo boys e ha fatto decadere il cda di Sidra destituendo di fatto il presidente Vitale, finito nelle polemiche anche per i casi delle "bollette pazze" e per alcune settimane di carenza idrica in piena estate.

Adesso nel caso del rinnovo del collegio sindacale della Srr Catania Area Metropolitana (società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti che racchiude 28 comuni) il centrodestra ha mostrato i muscoli eleggendo i "suoi" in controtendenza rispetto a uno spirito più conciliante mostrato in passato.

Così, il nuovo collegio sindcale, sarà composto da 5 membri, di cui 2 supplenti, ascrivibili all'area  che fa riferimento a Salvo Pogliese. Sono stati nominati Giovanni Falsone presidente (commercialista ex An), Giovanni D'Urso, commercialista, Daniele Virgillito, presidente dell'unione nazionale dei giovani commercialisti. I supplenti sono Marco Vassallo, storico dirigente giovanile di "Avanguardia", e Danilo Di Giacomo, commercialista.

Inizialmente il primo cittadino etneo aveva voluto mantenere un profilo più "democristiano" cercando un accordo con i vari soci nominando un collegio che tenesse conto delle differenze politiche e che fosse di garanzia. Successivamente, dopo il caso Acoset, la logica dei numeri ha prevalso.

Il prossimo passo sarà quello del rinnovo del consiglio di amministrazione e della presidenza. Anche in questo caso si vorrebbe archiviare la parentesi conciliante e dare spazio alla logica di maggioranza politica, specie nel ruolo della presidenza ricoperta attualmente da un tecnicno.

Così in attesa di capire come finirà la vicenda Sidra è stato dato un altro segnale muscolare da parte del centrodestra.

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