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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Tavolo delle Imprese sulle dimissioni della Scialfa e sul passaggio a Forza Italia

"Fare il sindaco di Catania non può essere un capriccio, un contentino: rifiutiamo l'idea che fare il Sindaco di Catania sia una seconda scelta"

"La scelta dei candidati sindaci per le 'comunali' di Catania fra 6 mesi non deve passare da cosa succederà a livello nazionale. Abbiamo già dovuto attendere cosa sarebbe successo alle 'regionali', adesso basta. Per i catanesi la scelta del futuro sindaco è di fondamentale importanza. Ci rendiamo conto che in questi anni il 'peso politico' di Catania nello scenario nazionale è pari a zero (tutto deciso a Roma, Milano e Palermo), ma per noi catanesi che viviamo qui è pari a 100! A parte il sindaco uscente Enzo Bianco che ha comunicato che si ricandida (col silenzio assordante del Pd), per il resto c’è una totale stasi che fa capire che la scelta di chi si candiderà alle amministrative passerà da chi è stato tagliato fuori dalle nazionali. Ma fare il sindaco di Catania non può essere un capriccio, un contentino: rifiutiamo l'idea che fare il Sindaco di Catania sia una seconda scelta".

Ad affermarlo è Angelo Caruso a nome del  Tavolo, l’aggregazione di imprenditori che ha deciso di lanciare un sasso nella politica stagnante del comune di Catania, coi politici locali interessati solo alle poltrone prima a Palermo e ora a Roma. Su Catania, tranne il vicepresidente del consiglio comunale che si da da fare come può, non c'è confronto sulle problematiche del territorio, nessuna programmazione e idea di città per il futuro, solo tanta mortificazione per un declino che oggi sembra inarrestabile.

C’è fermento, ma questo riguarda solo i cittadini che - e lo fanno soprattutto attraverso i social che ormai rappresentano la nuova formula di comunicazione e di confronto - chiedeno a gran voce che ci sia spessore etico, che ci siano candidati validi, che ci sia interesse al vero cambiamento e che si possa lavorare per garantire una città migliore ai nostri figli.

"Come classe imprenditoriale, da tempo ci battiamo affinché le voci di tutti possano essere ascoltate, affinché le elezioni comunali non siano l’ennesimo mega ufficio di collocamento, ma un fatto serio e concreto per creare in questa città una nuova classe dirigente, capace di imprimere un cambiamento che da troppo tempo è rimandato".

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