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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Tremestieri Etneo

Tremestieri Etneo, Foti (Attiva Sicilia): "Siamo dinanzi a un buco nero per la democrazia"

La vice presidente dell'Ars è intervenuta sulla vicenda della cittadina catanese che ha visto un rinvio delle elezioni amministrative per delle irregolarità nelle firme per depositare le liste

Di sicuro, per ora, c'è che si voterà il 29 e il 30 novembre a Tremestieri Etneo. Il paese della provincia etnea è balzato agli onori della cronaca per essere l'unico in cui le elezioni, fissate per il 3 e 4 ottobre, sono state posticipate per una "storiaccia" di firme false per la presentazione delle liste elettorali. I tre contendenti sono il sindaco uscente Santi Rando, forte del sostegno di ben 8 liste, Simona Pulvirenti per il M5S e Santo Nicosia, candidato colpito dal Covid19, entrambi con soltanto una lista a sostegno.

Dopo la denuncia di un candidato, che poi non sarebbe entrato a far parte della competizione elettorale, sono scattate le indagini dei carabinieri di Gravina di Catania i quali avrebbero passato al setaccio migliaia di firme rilevando diverse incongruenze. Queste ultime hanno portato il governo regionale al rinvio anche perché una nota della procura parlerebbe di illeciti di rilevanza penale "correlati alle sottoscrizioni e alle relative autenticazioni delle liste dei candidati".  Le deputate del M5S, Marano e Ciancio, hanno protestato contro il rinvio che non servirebbe, vista la brevità, a diradare eventuali ombre. Sul tema è intervenuta anche Angela Foti, vice presidente dell'Ars e deputata del gruppo Attiva Sicilia, che ha parlato senza mezzi termini di un "buco nero per la democrazia".

- Onorevole il caso Tremestieri è approdato all'Ars. Cosa è emerso? Le indagini sono in corso e si sa poco o nulla di ciò che sarebbe accaduto nella raccolta firme "incriminata"...

"La vicenda presenta ancora tante ombre e lascia tutti nell'incertezza più assoluta. Non si conosce il contenuto della nota in base alla quale la giunta regionale ha rinviato il voto e quello è l'atto fondamentale in base al quale è stata assunta la decisione. Questo lascia un grande stupore e sono convinta che il rito democratico non si possa consumare con questi dubbi".

- Quale potrebbe essere una soluzione?

"A me in questa situazione stupisce il silenzio di tutti i competitor, tranne del Movimento Cinque Stelle, su questa vicenda. Un silenzio tombale, specie da parte del sindaco ancora in carica. Non serviva il silenzio ma anzi un momento di confronto dentro la città e questo vuoto della politica locale lascia sconcertati. E' stata concessa una proroga al mandato del sindaco ma nessuno ha chiesto verifiche, ad esempio, sulle modalità d'azione dell'ufficio elettorale del Comune. Secondo me servirebbero verifiche stringenti: ci troviamo a un mese e mezzo dal voto e si stanno ricominciando a raccogliere le firme: ma in che modo?".

- Secondo lei, quindi, non ci sarebbero i presupposti per votare a fine novembre?

"Secondo me serve trasparenza e capire bene cosa è accaduto. Se non ci sono le condizioni dovrebbe passare più tempo e si dovrebbe valutare l'eventuale decadenza del sindaco e un periodo di commissariamento sino a nuove elezioni. Mi chiedo se la Regione abbia trasmesso gli atti al ministero dell'Interno perché c'è stato un buco nero per la democrazia a Tremestieri".

- Cosa succederà all'Ars?

"Gli esponenti del M5S sono intervenuti e anche noi chiederemo chiarezza all'assessore regionale Grasso, che sarà sentito in prima commissione, sulla vicenda. Ma valuteremo anche la richiesta di audizione in commissione antimafia per il sindaco in modo da capire e da escludere che la portata degli illeciti possa essere stata condizionata da forme criminali. Le elezioni comunali debbono essere trasparenti e non possono trasformarsi in un giallo".

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