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Università, preoccupa il calo immatricolati negli atenei delle isole

La nota del coordinatore federale Lega Giovani e deputato Luca Toccalini e del responsabile università Lega Giovani per il sud e isole Federico Scalisi sugli ultimi dati

I primi dati parziali a disposizione parlano, per l’anno accademico in corso, di 10mila giovani immatricolati in meno nelle università, con un calo drastico nelle isole del 7%. Secondo il coordinatore federale Lega Giovani Luca Toccalini “i numeri sono molto preoccupanti e bisogna assolutamente reagire. L'Italia già oggi è fanalino di coda in Europa per numero di laureati e spesa pubblica in istruzione terziaria, non possiamo permetterci ulteriori passi falsi.” – continua - “Servono più investimenti e regole chiare e uguali per tutti, soprattutto in questo momento difficile. Ci aspettiamo un intervento del Ministro Messa".

Secondo il responsabile università Lega Giovani Sud e Isole Federico Scalisi “questo dato ci preoccupa perché o i nostri atenei non sono competivi per offerta formativa e per il tessuto economico/imprenditoriale dei nostri territori o perché molti nostri coetanei, colpiti da una crisi non solo sanitaria ma anche economica, hanno rinunciato purtroppo agli studi. – aggiunge -. In Sicilia e nel sud, ma in generale nel nostro Paese, l’università ha un colpito principale e molto importante: formare classe dirigente e professionisti per il futuro dei nostri territori. Per i motivi prima citati serve un’urgente e necessaria collaborazione tra istituzioni locali, atenei e Roma".

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