rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Vaccini, possibili effetti collaterali e responsabilità delle case farmaceutiche: chi pagherà i risarcimenti?

Vincenzo Sofo, europarlamentare, aveva chiesto chiarezza sugli accordi siglati tra l'Unione Europea e le case farmaceutiche specie in merito alle clausole che penalizzerebbero le istituzioni e gli Stati membri lasciando indenni le aziende farmaceutiche in caso di effetti collaterali

Dopo la sospensione da parte dell'Aifa del vaccino AstraZenca, si è sollevato un vespaio di polemiche sulla sicurezza dei sieri anti Covid. Nel Catanese sono in corso le indagini su due decessi avvenuti dopo la somministrazione del vaccino: da stabilire se vi è un nesso tra la scomparsa del militare della Marina Stefano Paternò e del poliziotto Davide Villa e l'inoculazione del siero. Soltanto i responsi dei vari esami disposti e delle autopsie potranno rivelare la verità e fornire evidenze scientifiche. Da una parte c'è quindi la necessaria ricerca di verità e di sicurezze, dall'altra però ci sono gli accordi poco chiari tra le case farmaceutiche e l'Unione Europea. E' lecito, quindi, domandarsi: in caso di gravi reazioni avverse effettivamente causate dal vaccino, chi risarcirà i cittadini?

Su questo interrogativo si è concentrato l'eurodeputato Vincenzo Sofo che ha presentato diverse interrogazioni. In primis aveva chiesto, così come altri colleghi, la desecretazione del contenuto dell'accordo siglato con AstraZeneca e, in secondo luogo, ha chiesto chiarezza sulle clausole che toglierebbero eventuali responsabilità alle case farmaceutiche in caso di reazioni avverse. 

Se fosse provato un nesso tra i decessi e il vaccino chi risarcirà i familiari? Di chi sarà la responsabilità? Abbiamo visto che sono stati indagati persino i medici che hanno somministrato le dosi "sospette"...

"Questo meccanismo non è chiaro così come non sono chiari tanti elementi a partire dai contratti con le case farmaceutiche. Sono stati pubblicati ma in minima parte, la maggior parte è censurata. In buona sostanza la Commissione Europea ha detto che, siccome i tempi per la produzione e sperimentazione dei vaccini, sono stati brevi rispetto al solito, in virtù della pandemia, allora vi è uno scarico di responsabilità sugli Stati, chiesto da chi produce i sieri".

Da Bruxelles, infatti, hanno detto che questo scarico di responsabilità è stato posto "al fine di compensare i rischi potenziali assunti dai fabbricanti a causa del tempo insolitamente breve per lo sviluppo dei vaccini"...

"Esatto e come funzioni il meccanismo per individuare le responsabilità di gravi reazioni avverse o di decessi non è chiaro. Si parla di indennizzi e questi debbono farli gli Stati membri e poi c'è un altro aspetto, che è quello penale, che non è limpido. Per questa ragione diversi medici che somministrano i vaccini hanno chiesto uno scudo penale. E qui entra in gioco anche il cosiddetto modulo del consenso informato che il cittadino deve firmare prima della somministrazione del vaccino. Chi somministra deve illustrare chiaramente quali sono le controindicazioni e le possibili reazioni avverse analizzando per intero quel modulo. Mi pongo la domanda: stiamo dando tutte le informazioni del caso ai cittadini? Su questi temi, sui contratti con le case farmaceutiche, sulle clausole di deresponsabilizzazione ho presentato diverse interrogazioni, la prima a settembre 2020 e in quel periodo ero passato come un complottista. Adesso è un tema di grandissima attualità e attendo ancora la desecretazione di questi accordi tra Big Pharma e Ue".

Su un tema come la salute, le istituzioni dovrebbero essere la casa di vetro e invece sembra esserci poca trasparenza. Cosa si può fare?

"La mancanza di trasparenza è inquietante. Così come è assurdo che il ministro Speranza non si sia ancora dimesso. L'origine di tutti i mali sono comunque quei contratti che tutelano più le case farmaceutiche che i cittadini. Contratti su cui hanno responsabilità gli Stati membri, compreso il nostro visto che nel team negoziale avevamo il rappresentante italiano. Bastava desecretarli e analizzarli. Potevano emergere le possibili controindicazioni e si potevano adottare misure maggiori per la trasparenza e per la sicurezza dei cittadini".

Cosa succederà al vaccino AstraZeneca, visto che entriamo sia nel campo della scienza sia in quello della geopolitica?

"Dubito che Ema lo sospenderà in toto perché ciò manderebbe fuori strada il piano vaccinale. La Commissione con AstraZeneca ha un accordo per la fornitura agli Stati membri di 300 milioni di dosi, più un opzione per altre 100 milioni. Credo che serva comunicare con chiarezza ai cittadini e che occorra avviare una nuova fase di sperimentazione per testare gli effetti dei vaccini. Inoltre serve ampliare il parco dei vaccini e dare chiarezza alla campagna vaccinale in corso. Non serve una guerra contro AstraZeneca ma urgono risposte dalle istituzioni".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vaccini, possibili effetti collaterali e responsabilità delle case farmaceutiche: chi pagherà i risarcimenti?

CataniaToday è in caricamento