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Violenza sulle donne, cosa vuole fare il Governo: braccialetto elettronico "per tutti" e processi più rapidi

In Consiglio dei ministri un disegno di legge contro la violenza di genere. Spunta l'arresto "in flagranza differita". Cosa cambia

Applicazione del braccialetto elettronico automatica per i reati legati alla violenza di genere, arresto in flagranza differita per stalking, maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento, processi più veloci. Sono alcune delle misure contenute nel disegno di legge all'esame del Consiglio dei ministri di oggi 7 giugno. 

Una stretta contro la violenza sulle donne a pochi giorni dal tragico caso di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa a Senago (Milano) dal compagno Alessandro Impagnatiello.

Il Consiglio dei ministri di oggi 7 giugno 2023

Il Consiglio dei ministri è convocato per il 7 giugno alle 18 a Palazzo Chigi. I punti all'ordine del giorno:

  • Decreto legge "Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da attività dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano";
  • Disegno di legge "Disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica";
  • Disegno di legge "Delega al Governo in materia di florovivaismo";
  • Decreto del presidente della Repubblica "Regolamento di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 11 novembre 2005, n. 255, recante unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici";
  • Decreto del presidente della Repubblica "Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi";
  • Decreto del presidente del Consiglio dei ministri "Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, concernente il Testo unico delle disposizioni regolamentari dell’Ordinamento militare, in materia di organizzazione del Ministero della difesa".

Violenza sulle donne: braccialetto elettronico e pene più severe

Il Governo punta a un inasprimento delle pene per i reati legati alla violenza di genere. Questi i punti focali del ddl frutto della collaborazione tra ministero della Famiglia, dell’Interno e della Giustizia, 

  • Obbligo di tenere la distanza minima di 500 metri in caso di divieto ad avvicinarsi alla vittima; 
  • trenta giorni di tempo, sia per le richieste di misure cautelari dei pm sia per la loro applicazione da parte dei gip;
  • pool di magistrati dedicato alla materia;
  • intensificazione dell'uso del braccialetto elettronico. Attualmente l'applicazione della misura è a discrezione del giudice, previo il consenso dell'indagato. Con la nuova normativa per i reati legati alla violenza di genere l'applicazione diventerebbe automatica, sempre con il consenso, a meno che il giudice non lo ritenga necessario;
  • ampliamento dei reati per quanto riguarda l'applicazione dell' ammonimento;
  • introduzione della misura della sorveglianza speciale, oltre che per stalking e maltrattamenti, anche per tentato omicidio, revenge porn, e per la deformazione permanente dell'aspetto (le aggressioni con l'acido, ndr).

E ancora, per i recividi si prospettano condanne più severe. L'articolo 1 stabilisce che in caso di violenza, lesioni personali, violenza privata, minacce, atti persecutori, revenge porn, violenza sessuale, violazione di domicilio e danneggiamento, "le pene sono aumentate se il fatto è commesso, nell'ambito di violenza domestica, da soggetto ammonito... Anche se la persona offesa è diversa da quella per la cui tutela è già stato adottato l'ammonimento". 

L'articolo 9 prevede l'arresto in flagranza differita. "Si considera comunque in stato di flagranza colui che sulla base di documentazione video e fotografica o di altra documentazione dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto ne risulta autore, sempre che l'arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le 48 ore dal fatto".

Fonte: Today.it

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