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Zone blu, diversi ricorsi vinti dai cittadini: terza commissione chiede nuova perimetrazione

Sono svariati i ricorsi vinti da chi ha subito una sanzione e si è appellato al giudice di pace che ha annullato i provvedimenti e condannato il Comune poiché occorrono anche aree di parcheggio libere

Zone blu, sanzioni e contestazioni. In tutti i Comuni si fanno i conti con i parcheggi a pagamento e a Catania, con livelli di traffico molto sostenuti e con l'utilizzo dell'auto privata che ancora prevale sui mezzi pubblici, si è aperto un "problema" per l'ente a causa dei tanti ricorsi vinti dai cittadini che si sono rivolti al giudice di pace per l'annullamento della sanzione. Come disposto dalle norme, infatti, le strisce blu - quindi il parcheggio a pagamento - deve prevedere anche una quota di parcheggi liberi nelle vicinanze. Nel caso dovessero mancare la sanzione sarebbe da considerare non legittima. Come recita il codice della strada "qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.

Ci sono delle eccezioni, cioè le strisce blu sono "legittime" anche senza la vicinanza di stalli gratuiti in caso di un'area pedonale, di un'area a traffico limitato o di una zona di particolare rilevanza urbanistica o di pregio storico e ambientale. Così a Catania sono stati diversi i cittadini che si sono rivolti al giudice di pace e che hanno vinto la loro "battaglia" giudiziaria, il tutto con un costo di circa 500 euro per ogni sentenza sfavorevole per il Comune. L'allarme lo ha lanciato anche il dirigente della polizia locale Sorbino che, prima dell'estate, ha inviato una nota segnalando questa situazione "al fine di evitare ulteriori procedimenti giudiziari penalizzanti per il Comune".

Sul tema è intervenuto il consigliere Bartolo Curia, presidente della terza commissione consiliare, che ha chiesto provvedimenti. La soluzione sarebbe quella di una nuova perimetrazione cittadina per gli stalli, visto che quella attuale risalirebbe a oltre 25 anni fa e nella quale rientrano circa novemila stalli a pagamento. "Viste le centinaia di sanzioni contestate e i ricorsi vinti dai cittadini - spiega Curia - abbiamo chiesto la disapplicazione della attuale perimetrazione e sarebbe stato opportuno, già prima, allargare la delimitazione della città. Qualche giorno addietro abbiamo invitato l'ingegnere Marra, responsabile ufficio traffico urbano, in commissione il quale ha detto che adesso l'unica cosa da fare è  modificare l'attuale perimetrazione".

Quindi occorrerà ridefinire il perimetro della città per garantire le condizioni di parcheggi liberi e non a pagamento quando nei pressi vi sono le zone blu, in modo da evitare di annullare i verbali. "Apriremo - conclude il presidente della commissione - un tavolo di concertazione con l'ingegnere  Marra, l'assessore al ramo Arcidiacono e tutta la terza commissione per arrivare a definire un nuovo provvedimento che metta nella condizioni di pianificare. L'attuale confusione che si è creata rappresenta un danno per i cittadini che dovrebbero beneficiare di un servizio".

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