Zone franche montane, l'iter della legge va avanti
La senatrice del Misto Tiziana Drago ha evidenziato il parere positivo della commissione "questioni regionali"
La senatrice Tiziana Drago, del gruppo Misto, è intervenuta sul recente parere favorevole espresso dalla Commissione Parlamentare Questioni Regionali sulla proposta di legge per le Zone Franche Montane in Sicilia.
"Ho fortemente appoggiato e perorato il disegno di legge per garantire adeguati sostegni alle Zone Franche Montane siciliane – dice Drago – e il parere positivo della Commissione Questioni Regionali non fa altro che confermare la necessità di provvedere ad adeguati sostegni a delle aree svantaggiate sotto il profilo economico e infrastrutturale. Il nuovo ministro per gli affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini, dal canto suo, nell'intervento odierno ha dimostrato come sia nelle sue intenzioni intraprendere un percorso organico e composito e questo mi rende fiduciosa per il futuro".
"Mi preme infatti evidenziare come sia opportuno garantire la piena autonomia alle Regioni a Statuto Speciale, ancor prima di procedere con l'autonomia differenziata. Con questa legge, in particolar modo, avremo la possibilità di valorizzare l’economia e la bellezza di decine e decine di piccoli Comuni che stanno subendo crisi economica, spopolamento, chiusura delle attività e delle PMI - prosegue la senatrice -. Comuni che rappresentano la spina dorsale della tradizione, dell’eccellenza e del buon vivere della Sicilia. Le esenzioni dalle imposte e gli aiuti finanziari previsti potranno consentire di superare ataviche difficoltà e di mettere a pari condizioni i Comuni delle fasce montane con il resto del territorio".
Inoltre Drago ha sottolineato l'importanza della piena attuazione degli articoli 26, 37 e 38 dello Statuto siciliano in tema di politiche fiscali: "Degli articoli che darebbero un impulso straordinario all’economia isolana ma che sono rimasti, colpevolmente, lettera morta. Adesso non si perda altro tempo: si approvi questa legge attesa da tempo e per la quale sindaci e comunità si sono mobilitate anche in forme estreme e civili di protesta".