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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A scuola di cinema, la "Verga" di Scordia incontra il "divo" Domenico Centamore: un attore a "chilometro zero"

Eclettico, umano, genuino, senza filtri, simpatico, il volto della “sicilianità” in Italia e all'estero. Il divo Domenico in carne ed ossa, fra i ragazzini delle medie nella sua Scordia

Un attore a chilometro zero. “Pensa che la nostra amata terra, sconfiggerà un giorno il bubbone della mafia?” domandano i ragazzi di Scordia. “La piaga della mafia deve essere sconfitta, e sono certo un giorno la sconfiggeremo” è la lapidaria e sicura risposta della star del firmamento cinematografico etneo Domenico Centamore, per un momento immortalato senza il suo allegro e contagioso sorriso. Un look sbarazzino e giovanile, quello che esibisce l'attore siciliano caratterista di molti film con mafiosi, rispondendo ai quesiti posti dagli alunni della prima “A” della “Verga” di Scordia, curiosi ed emozionati nell'intervistare per la prima volta l'attore, volto noto sia in televisione, sia in giro in paese o entrando nella sua cartoleria fra le viuzze “scurdiòte”.

Eclettico, umano, genuino, senza filtri, simpatico, il volto della “sicilianità” in Italia e all'estero. Il divo Domenico in carne ed ossa, fra i ragazzini delle medie nella sua Scordia. Ma è anche il Peppe Piccionello nella fiction “Màkari”, così come il Don Lorenzo nella serie-tv gli “Incastràti” di Ficarra e Picone, o il pentito Balduccio di Maggio nella pellicola “Il divo”, per non parlare dell'indimenticabile Vito ne “I cento passi”. Tanti travestimenti, un solo volto. Il grande cinema ha aperto i battenti dell'istituto “Giovanni Verga” di Scordia ed ha fatto il suo ingresso a scuola grazie all'attore nostrano scordiense Domenico Centamore, fra un tripudio di alunni, insegnanti e personale di segreteria. Un conterraneo “profeta in patria” che è riuscito a farcela, come interprete d'eccezione in ruoli d'attore caratterista siciliano. Centamore, 55 anni, tanta simpatia e genuinità. Grande versatilità, una vera celebrità per tutti i compaesani, l'attore è noto al grande pubblico non solo per l'interpretazione nella fiction “Màkari”, ma anche per aver prestato il proprio volto al mafioso Giovanni Brusca nella serie tv “Il capo dei capi”.

La scuola “Verga”. “E' per me una grande emozione, in rappresentanza del nostro istituto comprensivo Giovanni Verga, ritrovarci in presenza di un amico che grazie alla sua tenacia è riuscito ad avere un grande successo, esempio per tutti i ragazzini, che hanno oggi qui partecipato presso la scuola Verga, con entusiasmo. I veri protagonisti sono quindi i ragazzi, alunni delle classi prime e seconde della nostra Media, che con i video, le immagini, i commenti, le curiosità e le loro domande da 'cronisti', ci hanno fatto rivivere anche tanti momenti dei film dell'attore Domenico Centamore. Un ringraziamento particolare, per l'organizzazione della giornata intitolata al cinema, che entra a scuola dalla porta principale, va sicuramente ai nostri docenti”. Lo ha detto la vicepreside del comprensivo “Verga” Pina Spatone, porgendo anche i saluti del dirigente scolastico Donato Biuso.

Le domande degli alunni-cronisti. La simpatia, la sua genuinità e le sue innate doti interpretative: Domenico Centamore ha certo fatto breccia nel cuore degli spettatori, così come dei tanti alunni accorsi per intervistarlo nell'aula magna del plesso centrale dell'istituto scordiense di piazza Carlo Alberto, dando recentemente un volto, una voce e un cuore a Peppe Piccionello nella serie di grande successo “Màkari”, andata in onda su Rai1 . Di recente è apparso anche nella serie di Ficarra e Picone, nei panni di Don Lorenzo.

A scuola di cinema con Domenico Centamore

“Da dove è nata la famosa risata nella pellicola La Matassa con Ficarra e Picone?” chiedono i ragazzini di prima A. Un ghigno mefistofelico con una risata da “iena ridens” nata, risponde l'attore: “per il fatto di avere già di natura questa risata dal timbro vocalico in 'ah-ah', modificata però col timbro in 'ih-ihi', per renderla più divertente interpretando l'esattore nel film di Ficarra e Picone; tanto divertente che mentre si registravano le voci tutti ridevano”. “Quale film le è piaciuto di più?”, “qual è il suo piatto preferito”, “è possibile trovare veri amici fra gli interpreti ed artisti del cinema?”, “c'è un personaggio che le torna in sogno?”, si alternano via-via le classi prime sezioni A, B, C e D, con le seconde classi, sezioni dalla A alla E; ottenendo dall'artista e attore le imperdibili risposte, mai banali e sempre sincere, date con slancio, cuore ed emozione: “Forse il film dove ho recitato che mi è piaciuto di più è 'I cento passi', anche perché ho conosciuto la bella persona della madre di Peppino Impastato, la signora Felicia”, “il mio piatto preferito? ...è 'a pasta o funnu' ”, “certamente nel mondo della recitazione esistono le amicizie fra attori, come quella fra me e Claudio Gioè, alias Saverio Lamanna nel cast di Màkari”, “la parte che mi viene a trovare in sogno la notte, è il ruolo di Giovanni Brusca, ne 'Il capo dei capi', un omicida feroce e spietato”, “la location preferita nei miei film? Sicuramente la Sicilia, tutta, perché offre tanto tanto... è un'immensità!”, infine “il libro che vi consiglio di leggere? Beh 'Il piccolo principe' che è un racconto pieno di sentimento”.

Il corpo insegnante. “La classe seconda A, ha aperto questo incontro con Domenico”, sottolineano la referente d'istituto per gli Eventi culturali professoressa Alessandra Di Pietro e la docente Lucy Compagnino nella veste di presentatrice-relatrice, “con un omaggio, recitando un brevissimo passo de 'I Cento passi' ed intonando la relativa canzone; è poi seguìto un video apprezzatissimo da Domenico in quanto ha rivisto cose e scene che lui stesso aveva oramai dimenticato”. “Infine un bravissimo alunno in Arte ha fatto un omaggio all'ospite, disegnando a matita la sagoma di Domenico su cartoncino a-3, con dedica personale: dono apprezzatissimo da Centamore”.

Saluti. Nel congedarsi, mettendosi sempre a disposizione dei ragazzi e del personale scolastico, per un fuggevole scambio di battute o per firmare autografi, o ancòra per scattare un selfie, l'attore scordiense non si sottrae nel fornire qualche anticipazione sull'attesa prossima stagione, la numero due, che partirà da marzo “della serie Netflix 'Incastrati', dove si vedranno gli infaticabili Salvo Ficarra e Valentino Picone sia dietro che davanti alla macchina da presa, in qualità di registi, sceneggiatori e attori”. Quindi l'attore Centamore, più semplicemente Domenico, per i compaesani, ringrazia. Ringrazia tutti, per l'affetto ricevuto dai ragazzi di scuola media. Affetto e amicizia, sicuramente ricambiati, con l'innata sua simpatia, la generosità e la spontaneità che lo contraddistinguono da sempre. Un attore che si definisce autodidatta, non certo “preimpostato”: un tradizionalista certo, “ma in maniera moderna”. Con le proprie origini isolane nel cuore: “Nel momento in cui ho dovuto scegliere se trasferirmi a Roma o rimanere nella mia città, Scordia, ho deciso di restare in questo paesino di sedicimila abitanti, tranquillo, che è una sorta di rifugio per me”.

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