Così il membro del governo regionale intervenendo alla Borsa internazionale di Milano: "Nel 2023 abbiamo superato i 16 milioni di turisti, dato di gran lunga superiore al 2022, con un incremento degli stranieri che hanno superato il 28%"
Dopo il canto delle monache di clausura in via Crociferi, la vara si è diretta speditamente verso la cattedrale di Catania per far rientro nella "cameretta", una volta ricevuto l'ultimo omaggio da parte dei cittadini
L' "acchianata" di via Sangiuliano, penultima tappa prima del rientro in cattedrale, è uno dei momenti più emozionanti della processione agatina. Nessun intoppo per l'edizione 2024, nonostante i tempi di percorrenza, sempre più dilatati
Uno dei momenti più suggestivi della festa. In passato si svolgeva alle prime luci del giorno, negli ultimi anni invece i tempi si sono allungati. E' il canto di una donna ferita fisicamente e umiliata proprio nel suo essere donna, ma è anche un canto di gratitudine e riconoscenza, perché nella sofferenza Dio ha dato ad Agata il segno della sua vittoria. Divenne preghiera come testo liturgico gregoriano; musicato e trasformato in canto polifonico alla fine dell’800 su musica di Filippo Tarallo, musicista di origine napoletana
Il voto che i portatori dei ceroni fanno a Sant'Agata è vissuto nell'intimità, sebbene le preghiere e le invocazioni siano urlate a squarciagola durante la processione del 5 febbraio. Un pensiero speciale viene, inoltre, rivolto a chi non c'è più o a chi non può prendere parte ai festeggiamenti per cause di forza maggiore o malattia
Da diversi anni, la festa di Sant'Agata vede tra i protagonisti anche i cittadini di Mauritius e Sri Lanka, che offrono gratuitamente bottigliette d'acqua ai devoti, posizionandosi all'incrocio tra via Etnea e via Caronda
Centinaia di volontari impegnati già da diversi giorni per garantire un pasto caldo e un momento di conforto e di ascolto
Sono iniziate le operazioni di spargimento della segatura in via Etnea. Il percorso del fercolo sarà cosparso di trucioli per raccogliere la cera dei torcioni votivi, sempre numerosi la sera del 5 febbraio
La via Plebiscito, storica sede dell'“arrusti e mangia”, per Sant'Agata si veste a festa. Tra altarini, musica neomelodica e fedeli che inneggiano alla Santa Patrona, lo street food è grande protagonista. Carne di cavallo, di vitello, di maiale o di asina. In fettina o in polpetta. Cotte sulla brace o sulle griglie elettriche, in bella mostra naturalmente sul marciapiede
"La violenza va sempre condannata - ha detto l'arcivescovo durante il messaggio alla città in piazza Stesicoro - ma ricordiamoci che è frutto di un errore individuale. La persona che ha sbagliato va messa nelle condizioni di non sbagliare più"
In questo luogo, la Patrona di Catania avrebbe esalato l'ultimo respiro nella notte fra il 4 ed il 5 febbraio del 251, dopo essersi rifiutata di abbandonare la fede e difendendo ad ogni costo la sua verginità. Il proconsole Quinziano l'aveva precedentemente affidata ad una prostituta nel tentativo di corromperla. E, secondo la tradizione, dopo diverse torture le furono anche strappate le mammelle
"La tradizione greca manoscritta reca Palermo come luogo in cui Sant'Agata nacque, - spiega Mariuccia Stelladoro, specialista in agiografia greco latina - mentre Catania sarebbe stata il luogo del martirio. "Invece, la tradizione latina attribuisce al capoluogo etneo l'onore di averle dato i natali"
Nel corso dei secoli, la processione agatina ha subito delle profonde mutazioni: si è passati da una a tre giornate. Quattro, se si sommano anche i festeggiamenti del tre febbraio. Mariuccia Stelladoro, specialista in agiografia greco latina, spiega quale valore è attribuito al velo di Sant'Agata, simboleggiato dai drappi con la "A" ricamata che vengono esposti in molti palazzi di Catania
Tra toccanti momenti di raccoglimento e plateali esternazioni di devozione, la giornata del 4 febbraio inizia con la messa dell'Aurora in cattedrale e l'uscita del busto reliquiario. Dopo le manovre in via Dusmet, la "vara" di Sant'Agata prosegue il giro esterno lungo gli archi della marina, preceduta dalle candelore che attraversano la Civita
