Le parole del capitano Mario D’Arco, comandante della compagnia carabinieri di Giarre, a margine del blitz di questa mattina che ha portato allo smantellamento di una redditizia piazza di spaccio nel quartiere "Jungo" gestita dalla famiglia Viscuso
Disarticolato dai carabinieri in un maxi blitz un gruppo criminale legato al clan Laudani di Piedimonte e dedito alla gestione di una piazza di spaccio nel quartiere "Jungo" di Giarre
Rando, come si apprende, nel corso dell'interrogatorio ha fatto sapere di essersi dimesso da sindaco di Tremestieri. Si è avvalso, invece, della facoltà di non rispondere davanti al gip, ma ha reso dichiarazioni spontanee Pietro Alfio Cosentino, ritenuto il referente del clan Santapaola-Ercolano nel comune etneo. Sarà interrogato, invece, domani il deputato regionale Luca Sammartino
Dietro l'appoggio elettorale per le elezioni del 2015 ci sarebbe stata anche la promessa di assunzioni facilitate, anche se i fatti avrebbero poi smentito gli accordi, generando parecchio malcontento in particolare nella famiglia Romeo. Un vero e proprio "fiume di lamenti" captato dalle microspie e dagli spyware piazzati dagli inquirenti
Nell'ambito dell'operazione "Pandora", tra i destinatari delle misure c'è Santi Rando, sindaco di Tremestieri Etneo, arrestato. Ai domiciliari lo storico consigliere d'opposizione Mario Ronsisvalle. Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione Siciliana Luca Sammartino
Il quadro che emerge dalle indagini della procura di Catania desta preoccupazione per la grave ipotesi di voto di scambio politico mafioso
E' l'effetto del "terremoto politico" che ha investito il comune etneo dopo l'inchiesta "Athena"
La Procura distrettuale di Catania ha presentato appello contro la decisione del gip Sebastiano Di Stefano Barbagallo di rigettare la richiesta di emettere un'ordinanza cautelare nei confronti del sindaco di Paternò, Antonino Naso e di altri sei indagati nell'inchiesta "Athena"
Un giro di affari che faceva gola sia ai "Mussi 'i ficurinia" che al clan Assinnata. Il "modus operandi" consisteva nella turbativa del regolare svolgimento delle procedure di vendita immobiliare al fine di favorire determinati acquirenti che, dietro pagamento di un ricompensa per l'attività illecita, si rivolgevano al clan al fine acquistare o rientrare in possesso del bene, per conto dei debitori esecutati precedentemente proprietari
Oltre al sistema di condizionamento delle aste giudiziarie con metodi mafiosi, l'interesse della Procura etnea si è focalizzato sulla ricostruzione dei movimenti sotterranei avvenuti a margine della tornata elettorale del 2022. "Sono estraneo a tutto, non ho niente da nascondere", dichiara il sindaco Naso
Tra gli altri indagati non destinatari di misure, ci sono anche un assessore dell'attuale giunta, Salvatore Comis e lo stesso primo cittadino di Paternò, Nino Naso, eletto nel 2022
Si chiama "Athena" l'operazione scattata all'alba. Oltre 300 carabinieri del comando provinciale di Catania impiegati
"Con la banca dati delle aste giudiziali presso il Ministero della Giustizia - afferma la senatrice - si è fatto un passo in avanti, ma lo sforzo per la trasparenza e la legalità non deve conoscere sosta"
Le aste andate a “buon fine” avrebbero garantito alla consorteria consistenti guadagni, condivisi anche con il gruppo “Assinata” (articolazione della famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola-Ercolano”), a comprova di un patto di “coabitazione”
