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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Catania e provincia maglia nera per il risparmio di acqua in Italia

La provincia di Catania è tra le ultime nel risparmio di acqua in Italia: lo rivela uno studio effettuato da prontobolletta.it

L’acqua è uno dei beni principali per una nazione e lo diventerà sempre più nei prossimi anni. I cambiamenti climatici degli ultimi decenni stanno infatti incrementando il problema della siccità e l’Italia ha già iniziato a fare i conti con la scarsità d’acqua.

Nel 2020 il consumo di acqua in Italia è stato di 9.5 miliardi di metri cubi, un ammontare davvero elevato se si pensa che equivale a quasi 450 litri giornalieri pro capite. Come riportato da prontobolletta.it siamo al primo posto nell’Unione Europea per prelievo di acqua e questo è dovuto principalmente alla ancora troppo alta dispersione delle reti idriche che sfiora il 50%. Questo significa che per ogni litro utilizzato c’è un ulteriore litro che viene sprecato a causa delle reti di distribuzione.

Molte regioni però stanno correndo ai ripari e il risparmio di acqua negli ultimi tre anni è stato il più alto di sempre. In Italia tra il 2017 e il 2020 è stato risparmiato circa il 2,3% di acqua potabile con la regione Liguria prima della classe con una riduzione nell’utilizzo della componente potabile di quasi il 9%. A seguire troviamo Calabria (-8,00%), Friuli Venezia Giulia (-6,86%), Veneto (-4,33%), Basilicata (-4,03%) e Puglia (-3,86%).

In settima posizione troviamo invece il Lazio che, nonostante gli ingenti investimenti nelle reti idriche della regione ancora non riesce a diminuire la forte dispersione di acqua, che nelle province di Frosinone e Latina è rispettivamente del 77,8% e 70,3%, le due province peggiori per dispersione d’acqua.

Nelle ultime posizioni per risparmio invece troviamo Emilia Romagna (+1,59%), Trentino Alto Adige (+2,18%) e Umbria (+7,79%) che hanno incrementato notevolmente l’utilizzo di acqua potabile dal 2017.

E la Sicilia?  Andando a confrontare il consumo di acqua nella regione Sicilia, questo è diminuito rispetto al 2014, ed è diminuito nuovamente tra il 2017 e il 2020. Se confrontassimo il consumo di acqua nel 2014 con quello nel 2017, notiamo che per la regione Sicilia questo è diminuito, con una percentuale del -4,27%.

La variazione del consumo di acqua tra il 2014 e il 2020 nella regione Sicilia è sopra la media nazionale di -5,71% mentre per quanto riguarda la variazione del consumo tra il 2017 e il 2020 la regione Sicilia si trova sotto la media nazionale di -2,32%. In particolare, se si volesse stilare una classifica delle regioni italiane più risparmiatrici di acqua nell'arco temporale 2017-2020, la regione Sicilia ricoprirebbe la 12º posizione con una percentuale del risparmio di -1,81%.    

Per quanto riguarda la provincia di Catania, se consideriamo il periodo di tempo tra il 2014 e il 2017 il consumo di acqua è diminuito, con una percentuale di variazione del -4,29%. Anche tra il 2014 e il 2020, ultimo anno di rilevazione dell'Istat, il consumo di acqua potabile di Catania è diminuito. Prendendo invece a riferimento l'arco temporale 2017-2020, il consumo di acqua per la provincia è aumentato.

In particolare, la variazione di consumo tra il 2014 e il 2020 per la provincia di Catania si trova sotto la media nazionale di -5,71% e per quanto riguarda la variazione tra il 2017 e il 2020, la provincia di Catania è di nuovo sotto la media del paese che ha fatto registrare un decremento del -2,32% a livello nazionale.

Inoltre, facendo una classifica delle province che hanno risparmiato più acqua tra il 2017 e il 2020, la provincia di Catania occupa la 80º posizione con una percentuale del risparmio di 1,75%.

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