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Sabato, 20 Aprile 2024
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Covid-19 - Come sono cambiate le abitudini alimentari in Italia

La pandemia ha spinto gli italiani a ripensare al proprio modo di pranzare (38% della popolazione), ma la pasta si conferma protagonista indiscussa della tavola

Non c'è niente di più vero quando si dice che la pandemia ha cambiato la vita degli italiani, anche per quanto riguarda l'alimentazione.

Secondo un sondaggio effettuato da Doxa/Unione Italiana Food il 38% della popolazione (circa 4 italiani su 10) hanno indicato la pasta come l'alimento più cucinato nell'ultimo anno. 

E per 8 italiani su 10 la pasta è la regina del pasto serale per stare in compagnia.  Nonostante il lockdown la cena per 6 italiani su 10 è il pasto più condiviso della giornata con famiglia, partner, inquilini, amici. 

Per il 44% è sinonimo di relax, appagamento, per il 27% rappresenta serenità, per il 21% veicolo di gioia e felicità. C'è anche un 8% che la associa con una liason d'amour.

Tornando alla pasta, il sondaggio ha rivelato che quest'ultima domina il pranzo nel Centro (79%) e nel Sud/Isole (69%), mentre a cena ha numeri più alti al Nord Ovest (29%). 

Chi non mangia pasta a cena, lo fa per queste ragioni: il 44% preferisce consumare proteine, il 29% preferisce le verdure, il 28% pensa che la pasta a cena sia pesante e non favorisca il buon sonno, mentre per il 23% la pasta a cena fa ingrassare. 

Eppure, dagli anni Sessanta ad oggi, una vasta letteratura scientifica, tra cui tre studi pubblicati sulla rivista The Lancet Public Health, aiuta a sfatare falsi miti e luoghi comuni sulla pasta, confermando che mangiare carboidrati a cena, e in particolare la pasta, ricca di triptofano e vitamine del gruppo B, potrebbe rivelarsi una scelta oculata, non solo perché se assunta con moderazione "allunga la vita”, ma soprattutto se siamo stressati e soffriamo d'insonnia. E un sonno lungo e ristoratore è inversamente proporzionale all'aumento di peso. 

A tale riguardo è arrivato anche il commento di Michelangelo Giampietro, specialista in Scienze dello Sport e Scienza dell'Alimentazione: "A dispetto di quello che molti pensano, i carboidrati sono facili da digerire e nel caso della pasta, se cotta secondo le indicazioni che i singoli pastai danno per una cottura ottimale, cioè non scotta e non cruda, ha un indice glicemico contenuto ed è la maniera migliore in cui il nostro organismo la digerisce. Proprio per questo motivo è indicata anche a cena. Spesso in tanti tendono a preferire il consumo di proteine a cena, credendole più digeribili. Questo è un luogo comune da sfatare: le proteine richiedono più tempo e più impegno per il nostro organismo nella digestione e nell'assimilazione. Tra l'altro, la presenza di triptofano nelle proteine anche della pasta, combinata con i carboidrati, aumenta la produzione di serotonina a livello cerebrale e il conseguente stato di benessere psicologico, facilitando l'addormentamento e la qualità del sonno".

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