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Martedì, 19 Marzo 2024
Cultura

Sant'Agata, i luoghi di culto protagonisti della festa

Sono tanti i luoghi che, non solo nella settimana della festa ma anche durante l'anno, fanno conoscere a cittadini e turisti la storia della Patrona della città di Catania, rievocando storie, leggende e folklore

Chi vuole conoscere a fondo la storia di Sant'Agata, protettrice della città di Catania, martirizzata intorno alla metà del III secolo per volere di Quinziano (che si era invaghito di lei e che la voleva convertire dal Cristianesimo al Paganesimo, senza riuscirci), non può prescindere da visitare alcuni luoghi, oramai, di culto. Eccoli nel dettaglio. 

Cattedrale di Sant'Agata

E' sicuramente il principale luogo di culto cattolico di Catania dedicato alla Santa Patrona. Si trova nel centro storico della città (lato sud-est di Piazza Duomo) ed ha differenti stili (Normanno, barocco, neoclassico). E' uno dei pochi esempi di 'chiesa-fortezza' presenti sul territorio italiano. Le reliquie di Sant'Agata sono custodite in Cattedrale all'interno del sacello di Sant'Agata e sono visibili solamente nei giorni delle festività agatine. La calotta cranica è conservata all'interno del busto reliquiario. Le diverse parti del corpo sono custodite all'interno di reliquiari antropomorfi (ci sono le mani, piedi, femori, una mammella ed il sacro velo). Questi reliquiari a loro volta trovano sistemazione nel famoso scrigno reliquiario in argento sbalzato e cesellato. E' presente una sola mammella perchè l'altra, secondo la tradizione, è custodita a Galatina. Il velo è invece custodito in un reliquiario a fiala d'argento sbalzato. Viene venerato dai fedeli come baluardo contro le minacce dell'Etna.

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Chiesa della Badia di Sant'Agata

La Chiesa, a Nord della Cattedrale, si trova in Via Vittorio Emanuele ed è uno degli edifici barocchi più antichi della Città (l'ha costruita GianBattista Vaccarini). L'edificio attuale poggia sulle rovine dell'antica Chiesa e convento dedicati a Sant'Agata da Erasmo da Cicala nel 1620 ma che crollarono con il terremoto del 1693. Nel 2010 la Chiesa ha subito una imponente opera di restauro (dovuta a causa dei danni causati dal terremoto del 1990) che ne ha permesso la riapertura al culto nel 2012. Da quel periodo è destsinata ad attività di culto e come centro diocesiano per speciali attività culturali.

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Chiesa di San Biagio

La Chiesa, ricostruita nel diciottesimo secolo dopo il famoso terremoto del 1693, si trova nell'estremità occidentale di Piazza Stesicoro. La facciata della chiesa è in stile neoclassico con colonne che sostengono un timpano triangolare. E' chiamata anche 'Sant'Agata alla Fornace' perchè è presente proprio una fornace costruita per le torture umane. E' proprio qui che sarebbe avvenuto il martirio della Santa (taglio delle mammelle e patimento tra i carboni ardenti). Di lato all'edificio è presente anche una cappella dove viene custodita la fornace con una scritta 'Hic vultata est Candentibus' (qui fu voltata tra i carboni ardenti).

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Chiesa di Sant'Agata al Carcere

In questa Chiesa, secondo la tradizione, la futura patrona viene rinchiusa dopo aver trascorso 30 giorni nella casa della corrotta matrona Afrodisia. E viene sempre riportata qui dopo il martirio delle mammelle. Qui riceve la visita di San Pietro e dell'Angelo che la guariscono dalle ferite. Sempre qui si conclude la sua vita terrena il 5 febbraio 251 dopo l'ultimo martirio della fornace. E' quindi il Santuario che custodisce la memoria di Agata e che racconta a tutti (turisti e cittadini) il culto della patrona. All'interno della Chiesa è presente la tela di Bernardino Nigro dal titolo 'Il martirio di Sant'Agata' ed anche la cassa con la quale due soldati bizantini hanno riportato da Costantinopoli a Catania le spoglie della 'Santa'. Possono inoltre essere ammirati una statua di marmo che ricorda la guarigione dal martirio delle mammelle ad opera di S.Pietro e due lastroni di pietra lavica che conservano le impronte dei piedi di Agata.

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Chiesa di Sant'Agata la Vetere

Fondata nell'anno 264, dopo l'editto di Costantino è stata sostituita da un vero e proprio edificio di culto costruito dal vescovo San Severino. E' stata la cattedrale della città fino al 1091, quiando il Conte Ruggero dispose successivamente l'edificazione della nuova cattedrale. Per questo motivo ha l'appellativo 'la vetere', ossia l'antica. Quasi totalmente distrutta dal terremoto del 1693, ad eccezione della cripta sotterranea, è stata ricostruita più imponente e di maggiori dimensioni nel 1722. In passato sono state custodite qui le reliquie della Santa. E' la Chiesa nella quale si pensa che Agata abbia subito il primo grado di giudizio. 

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Casa Natale di Sant'Agata

Si trova nei sotterranei del convento di San Placido, nei pressi di Palazzo Biscari. La stanza sotterranea è altra più di tre metri ed è realizzata con conci squadrati di pietra lavica che terminano con una volte a botte. Secondo la leggenda Agata sarebbe nata in Via Lapidi (dove oggi c'è il Museo Biscari), nel cuore della Civita. La testimonianza è anche data da una lapide del 1728, un altarino barocco in cui campeggia un busto marmoreo di Sant'Agata. 

Camera di Commercio

L'attuale Camera di Commercio, secondo gli esperti, anticamente era il palazzo romano all'interno del quale Quinziano martirizzò Agata strappandole le mammelle dopo averla affidata, senza aver ottenuto risultati, alla cortigiana Afrodisia ed alle sue figlie per farla convertire dal cristianesimo al paganesimo. 

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Il Museo delle Candelore

In passato erano solamente dei ceri che venivano successivamente decorati. Oggi invece sono 12 (ognuna rappresenta una corporazione), e sono state sostituite da ceroni costruiti in legno scolpiti e decorati in maniera molto ricca. Nella settimana della festa escono per le strade della città in rigoroso ordine cronologico. Il museo delle candelore si trova allestito all'interno della Chiesa di San Nicolò l'Arena, in Piazza Dante. Ecco la scaletta: Cereo Monsignor Ventimiglia, Primo cereo Rinoti (donata dagli abitanti di San Giuseppe La Rena), Cereo degli Ortofrutticoli (si trova nella Chiesa di San Francesco all'Immacolata), Cereo dei Pescivendoli (custodita al mercato ittico e che esce per le strade il 3 febbraio), Cereo dei Fruttivendoli (si trova nella Chiesa di San Francesco all'Immacolata), Cereo dei Macellai (adornata con una statua di San Sebastiano, patrono dei 'chianchieri' e custodita nella Chiesa di San Sebastiano), Cereo dei Pastai (unica che al suo interno ha ancora il vecchio cerone in vera cera), Cereo dei Pizzicagnoli (conservata nella Chiesa di San Francesco all'Immacolata), Cereo dei Bettolieri (conservata nella Chiesa di San Francesco all'Immacolata), Cereo dei Fornai e dei Panettieri (detta la 'mamma' perchè è la più pesante, si trova anch'essa nella Chiesa di San Francesco all'Immacolata), Cereo Villaggio Sant'Agata, Cereo Circolo Cittadino di Sant'Agata (che chiude di solito la processione e che si trova presso la Basilica della Colleggiata).

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