Storie di Sicilia - Etimologia della parola 'zuzzu' e come si prepara
Lo 'zuzzu', ossia la gelatina di carne di maiale, è una pietanza che si degusta sia in Sicilia che in Campania e Calabria
Con l'avvicinarsi del periodo natalizio a Catania e provincia si comincia già a parlare di 'zuzzu', ossia della gelatina di maiale. Si tratta di un piatto diffuso anche nelle zone della Calabria e della Campania che testimonia l'effettività e l'attualità del detto secondo il quale 'del maiale non si butta via niente'.
Lo 'zuzzu' di solito, a seconda del luogo nel quale ci troviamo, viene chiamato anche 'suzu' o anche 'liatina', ossia una variante dell'italiano gelatina. Se invece vogliamo cercare l'etimologia del corrispettivo siciliano dobbiamo fare riferimento all'aggettivo sozzo, ossia 'unto, ricco e gustoso'. Altri invece ritengono che si debba prendere in considerazione il termine latino 'sudicus' che significa 'con le mani imbrattate di sangue'.
Si fa cioè riferimento al momento nel quale viene preparata la carne, ossia all'uccisione del maiale ed allo sporcarsi le mani di sangue.
Zuzzu - come si prepara
Gli ingredienti sono i seguenti: cotenna, zampe, testa, coda, lingua ed orecchie del maiale, ossia tutto quello che altrimenti si butterebbe dell'animale. E' un piatto che si consuma freddo e sopra il quale può essere aggiunto lomone, olio, prezzemolo tritato e peperoncino.
Tutte queste parti devono essere lesse in abbondante acqua, sale e foglie di alloro per circa 2 ore. Ogni tanto va eliminata la schiuma che si forma in superficie per sgrassare il brodo.
Togliere la carne dal brodo e tagliarla a tocchetti, buttando via le ossa. Aggiungere al brodo già presente aceto e succo di limone e fare cuocere per altri 30 minuti.
Prendete uno stampo che avete a disposizione e disponete la carne bollita e disossata al suo interno, pressando in modo tale da occupare tutto lo spazio. Aggiungere infine i chiodi di garofano ed il pepe e versare sopra la carne il brodo residuo.