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Giornata Mondiale del Sonno - Il 30% della popolazione dorme peggio, ecco il perchè

L'indagine sulla qualità del sonno è stata condotta Dorelan Research in vista della 'Giornata Mondiale' in programma il prossimo 18 marzo 2022

Il prossimo 18 marzo 2022 si celebrerà la 'Giornata Mondiale del Sonno'. Un indagine condotta da Dorelan Research ha associato la qualità del sonno alla tecnologia, che ha preso sempre più piede nelle abitudini e nella quotidianità delle persone.

La nuova indagine ha rilevato che il 30% delle persone intervistate ritiene di avere peggiorato il sonno nell’ultimo biennio e il 36% ha ridotto il volume di attività fisica settimanale. Per quanto riguarda la differenza tra la quantità di sonno reale e le ore di sonno che avrebbero voluto dormire è di circa 1 ora e 20 minuti.

Anche il tempo impiegato per addormentarsi ha mostrato una differenza di 30 minuti: in media le persone si addormentano in 40 minuti ma vorrebbero addormentarsi in 10 minuti. Risulta evidente, da questi dati, che la tematica della qualità del sonno è diventata un’urgenza del nostro tempo.

Fra le variabili che hanno influenzato negativamente il sonno in questi due anni figurano ansia e stress per il 60% degli intervistati, la qualità dell’ambiente per il 40% e la qualità del materasso per il 29%. In linea generale il 22% delle persone coinvolte nella ricerca afferma di non percepire adeguato l’ambiente adibito al risposo notturno.

Il passo che bisogna fare secondo gli esperti è quello di attivare la consapevolezza che durante il sonno si eliminano gli scarti chimici del nostro corpo e si fissano nella memoria tutte le informazioni acquisite nella giornata che si ritengono utili. Questi due processi non possono avvenire se stress e insonnia impediscono il riposo aumentando la produzione di cortisolo che non permette al corpo di rilassarsi.

Le buone abitudini in ambito digital detox ci vengono in aiuto. Grazie a esse è possibile favorire il miglioramento della nostra qualità del risposo notturno. Secondo gli ultimi dati raccolti emerge che una persona su due dorme con accanto il proprio cellulare e usa dispositivi digitali prima di addormentarsi. Il 60% delle persone, inoltre, utilizza lo smartphone come sveglia.

Al riguardo è pervenuto anche il commento di Alessio Carciofi, Docente in Marketing e Digital Wellbeing: "La giornata mondiale del sonno è più di una giornata di sensibilizzazione, è un campanello d'allarme per iniziare ad apportare un cambiamento al nostro utilizzo della tecnologia. Prendersi una pausa dalla tecnologia non solo libera tempo, ma ha reali benefici per la salute mentale, a partire dal sonno. Quel sonno che è non è un lussuoso stile di vita. Il sonno è una necessità biologica non negoziabile. È il miglior modo per vivere meglio. Con il metaverso stiamo andando verso la creazione di un ambiente totalmente immersivo con una realtà mixata tra percezione fisica e realtà aumentata e in questo contesto il digital detox diventa fondamentale per riprenderci il nostro spazio, il nostro tempo e le nostre passioni. La tecnologia tenta di appropriarsi del nostro tempo, noi dobbiamo proteggerlo partendo dalle buone abitudini: e il sonno è la prima tra queste”.

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