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Sabato, 20 Aprile 2024
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Patente e carta di identità addio: saranno app dello smartphone

Ci si avvicina sempre di più verso un futuro nel quale la carta di identità, il passaporto e tanto altro saranno disponibili direttamente sul nostro smartphone

Nei giorni scorsi alle Hawaii Qualcomm e Google hanno presentato il loro progetto che prevede in futuro la possibilità di utilizzare il proprio cellulare come carta di identità, patente e passaporto. L'addio definitivo al portafoglio dovrebbe avvenire con l'arrivo di Android R (o Android 11), il nuovo sistema operativo che verrà annunciato il prossimo maggio. 

La Qualcomm metterà a disposizione un chip mobile (Snapdragon 865) per tutti i produttori di telefoni che non hanno delle soluzioni interne per il cuore dei propri telefoni (ossia per tutti tranne Apple e Huawei). La possibilità di utilizzare lo smartphone come documento identificativo quando si è alla guida, in aeroporto o in qualunque occasione dove viene richiesto, sarà quindi un’opzione inizialmente destinata ai soli cosiddetti telefoni top di gamma, quelli appunto con a bordo la nuova piattaforma di Qualcomm. Che ovviamente è del tutto collegata allo sfruttare la connettività 5G, la rivoluzione nel mondo della mobilità che prenderà forma concreta solo dal 2020.

Il passaggio dal possibile al concreto dipenderà poi dalle scelte che verranno effettuate in questo senso dai singoli stati del mondo. E' comunque appetibile l'ipotesi di scaricare tasche e pensiero del portafogli e sostituirli con lo smartphone, che oramai non dimentichiamo da nessuna parte e che è sempre la prima cosa che prendiamo in mano.

Al contempo Qualcomm è convinta che il 2020 sarà l'anno dell'esplosione dei super smartphone: si avrà in tutto l'intelligenza artificiale, si avranno fotocamere con sensori a 200 megapixel, si potranno girare video in 8K, ossia con caratteristiche dei video che vengono girati dalle major di Hollywood o dalla stessa Netflix. Un nuovo sensore permetterà di avere l'accesso al telefono non con una ma con due impronte digitali contemporaneamente in maniera da fare un passo avanti per quanto riguarda la sicurezza. 
 

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