Sfida Everesting al Rifugio Sapienza da Nicolosi vinta da un ciclista catanese
Come cita lo stesso sito https://everesting.cc/ degli organizzatori di questa cosi particolare ma cosi selettiva disciplina, l’Everesting e’ “la piu’ difficile sfida di arrampicata ciclistica del mondo” ed oggi un ciclista catanese, Sebastiano Ballarò e’ riuscito nella difficilmente pareggiabile impresa di sfidare il nostro amato vulcano per portare a termine l‘Everesting da Nicolosi al Rifugio Sapienza! Parafrasando lo stesso sito :” Il concetto di Everesting è diabolicamente semplice: scegli una salita , in qualsiasi parte del mondo e ripetila in una singola attività fino a quando non salirai a 8,848 m, l'equivalente altezza del Monte Everest. Completa la sfida e troverai il tuo nome nella Hall of Fame, insieme ai migliori scalatori del mondo “. Oggi Sebastiano , ciclista amatore catanese e’ riuscito nell’impresa di effettuare l’Everesting della salita che dal Palaghiaccio di Nicolosi attraverso la SP92 porta al Rifugio Sapienza, superando per ben 8 volte , in altrettante salite, il dislivello tra questi due punti pari a 1150 metri quindi ben 9200 metri totali. Imprese di questo tipo andrebbero documentate e supportate con grande visibilità sui media ma per Sebastiano , ciclista per passione e non per professione, pubblicità e orgoglio personali non sono obbiettivi di vita. Lui, carattere riflessivo, meticoloso ma sempre estroverso e disponibile ad un consiglio per gli altri divide il suo tempo tra le sue tre grandi passioni: la famiglia composta da una moglie ed una figlia splendide , il lavoro presso la STMicroelectronics di Catania come ingegnere e la bicicletta da strada. Quando impegni e lavoro lo permettono inforca la bici e con le due ruote ,insieme ad altri appassionati come lui, si avventura in giri che lo portano a visitare strade della nostra bella Sicilia spesso sconosciute a molti. Come dicevamo tanta passione vissuta con il cuore ma anche con la testa. Tutte qualità che ci vogliono per affrontare sfide sempre piu’ toste, “gite” ciclistiche che a volte superano anche i 200 km e imprese come quella compiuta oggi da Sebastiano : Percorrere 302 km di cui la metà in salita e piazzare il suo nome nella Lista dei super ciclisti che oggi nel mondo sono poco piu’ di duemila, con lui esattamente 2284. Un’impresa del genere , oltre a logistica e studio delle condizioni meteo, richiede preparazione fisica e mentale che solo pochi possono vantare e si basa spesso sulla tenacia del singolo ma anche sul supporto di chi gli sta vicino. Noemi, la moglie di Sebastiano, ne sa qualcosa : spesso e’ suo il supporto , sotto forma di paziente spalla ma anche di aiuto logistico ed anche oggi lei lo ha costantemente seguito da casa monitorando la sua posizione e aggiornando tutti gli amici che in una chat di whatsapp seguivano “live” l’avanzamento delle scalate. E’ stata proprio lei in occasione dell’ultima delle otto scalat, fatta dopo le 22:00 a scortare con le luci della loro auto il marito, pazientemente dietro di lui km dopo km.. Gli stessi amici che alla chiamata gentile di Sebastiano, per ripagarlo di quel suo essere sempre disponibile con tutti si sono prontati , a turno a seguirlo in una o piu’ scalate distraendolo dalla fatica e sorreggendolo nell’imporre il ritmo alla pedalata. Questo tipo di impresa richiede molte ore, per l’esattezza oggi ce ne sono volute quasi venti ed e’ stato quindi necessario partire con il buio e le luci montate sulla bici. E cosi’, alle 3.35, accompagnato dal primo dei tanti “scudieri” che lo hanno seguito durante la giornata, Sebastiano e’ partito per la prima scalata da Nicolosi per giungere, quasi un’ora e quarantacinque minuti dopo, attraverso il buio delle prime ore del mattino alle 5:10 al Sapienza, in tempo per vedere sorgere il sole! Dopo aver indossato l’antivento e’ ridisceso per 25 minuti fino al punto di partenza iniziale e ripetere per altre 7 volte la stessa dura ma soddisfacente prova atletica. Si sono alternati ciclisti e colleghi mossi dalla stessa passione di Sebastiano ma soprattutto da un forte senso di amicizia per lui. Chi ha potuto e’ intervenuto conciliando turni a lavoro alla presenza alle salite , chi no ha seguito virtualmente l’impresa che alla fine si e’ conclusa alle 23:15 con l’ultimo arrivo oramai a notte incedente al rifugio in un tripudio di festa e felicità. Felicità per il risultato raggiunto senza sponsor, senza clamore e senza pubblicità ma con tanto senso di partecipazione e condivisione per quello che sempre dovrebbe essere il ciclismo : divertimento senza secondi fini! Bravo a Sebastiano ed a tutti coloro che l’hanno aiutato! E orgoglio per Catania per aver piazzato un nome nella Hall of Fame dell’Everesting!