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Il vino è buono ma quanto costano le uve?

Mentre la vendemmia 2013, dalle previsioni molto positiva, sta per concludersi gli agricoltori ancora non sanno il costo al quale hanno conferito il loro prodotto. Dura la Coldiretti.

I vini catanesi stanno per vedere la luce dopo che sta per concludersi la vendemmia 2013 che sembra essere una delle migliori degli ultimi anni. Sembrerebbe tutto andare per il meglio quindi, ma ancora non si conosce un fattore importante per gli agricoltori ovvero:  quanto costa l’uva siciliana? Domanda a cui nessuno sa rispondere. Praticamente i produttori siciliani conferiscono le loro uve senza conoscere quanto otterranno perché, incredibile ma vero, a tutt'oggi non c’è neanche una ipotesi di prezzo. E’ vero che il mercato non è particolarmente fiorente in questi anni, ma da qui a dove consegnare un’annata di raccolto, ottenuta con sacrifici fisici ed economici, senza neppure sapere un costo di consegna sembra davvero troppo.

L’allarme della “consegna a scatola chiusa” lo lancia la Coldiretti Sicilia, che sottolinea come l’annata, quella sì davvero fiorente di questa stagione, porterà ad un aumento di  produzione di circa il 10% rispetto al 2012. La produzione prevista supera i 5 milioni e mezzo di ettolitri di vino che vuol dire un quantitativo di uve che supera addirittura i 7 milioni di quintali.

Quindi il prodotto c’è ma chi è che specula sull’uva siciliana? “A differenza dell’anno scorso – affermano il presidente e il direttore di Coldiretti Sicilia Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – nella campagna 2013 – 2014 che sta finendo,  i produttori non hanno alcuna certezza di remunerazione. L’assenza di prezzo conferma l’entrata di prodotti stranieri.  Anche le cantine devono sbloccare questa situazione a favore dell’attività vitivinicola.  Chiediamo un incontro urgente con l’assessore delle Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta,  e con tutti i rappresentanti della filiera per trovare una soluzione– concludono -. Servono regole nuove e ferree che impediscano le frodi agroalimentari ad uno dei prodotti rappresentativi dell’economia agricola regionale.​ “

Insomma mentre la vendemmia, dove non è già conclusa, si appresta a finire i coltivatori ancora non sanno se e quanto potranno incassare per il loro pregiato prodotto. 

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