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Disfatta Catania a Vibo Valentia, Camplone sulla graticola: "Non mi dimetto"

La sensazione è di rivedere un film già proiettato, quello di una falsa partenza da raddrizzare e sistemare in corsa. Il primo ad andare sul capo degli imputati è il tecnico, incapace in queste ultime giornate di venire a capo di una malattia sempre più invasiva e che continua a corrodere la squadra da dentro, fino a portarla a prestazioni deludenti

Regna il caos in casa Catania. Una sconfitta come quella rimediata contro la Vibonese non può lasciare nessuno indifferente e il rumore, il giorno dopo il sonoro ko, si fa assordante. Una squadra incapace di reagire e proporre idee di gioco quella rossazzurra, rimasta in balia degli avversari per 90 minuti. I numeri parlano di un undici fragile e incapace di venire a capo delle difficoltà. Un dato evidenziato dal rendimento irriconoscibile in trasferta con ben 5 ko consecutivi rimediati in 6 gare esterne. 

La poca continuità sul piano dei risultati si affianca alla poca continuità negli uomini in rosa. Tante le defezioni che hanno minato il percorso sin dalle prime giornate del campionato. Il progetto tecnico lanciato ad inizio anno dalla società e affidato a mister Camplone ha iniziato a cambiare rotta, andando a finire in acque poco sicure. La classifica dice che i rossazzurri stazionano in una posizione di metà classifica, posizione figlia del rendimento da dottor Jekyll e mister Hide tra casa e trasferta. Più che i numeri a preoccupare è però l'involuzione avvenuta sul piano del gioco da parte della squadra. Nelle vittorie casalinghe portate a casa infatti gli uomini di Camplone non hanno mai dato la sensazione di portare a casa il risultato con autorevolezza, in molte occasioni sono stati infatti gli episodi a sorridere e non sempre, si sa, gli episodi volgono a favore. In alcune delle partite perse invece la squadra non ha dato la sensazione di saper reagire a pieno, o in altre occasioni, come Monopoli, di avere dei black out letali e inspiegabili, come capitato ieri in casa della Vibonese.

La sensazione è di rivedere un film già proiettato, quello di una falsa partenza da raddrizzare e sistemare in corsa. Il primo ad andare sul capo degli imputati è il tecnico, incapace in queste ultime giornate di venire a capo di una malattia sempre più invasiva e che continua a corrodere la squadra da dentro, fino a portarla a prestazioni deludenti come quella in terra calabrese. Valutazioni di ampio respiro potranno essere fatte invece a ridosso del mercato di gennaio. La rosa è costruita per provare a uscire dal limbo chiamato serie c? Il rendimento in trasferta impone una risposta negativa alla seguente domanda.

In questo momento di riflessione Camplone potrebbe avere sempre più le ore contate. Il ventaglio delle alternative non sembra essere ampio al momento, si va dal possibile ritorno di Lucarelli, alla soluzione interna legata alla promozione in prima squadra di Carboni. Sono ore di riflessioni per tentare di salvare il salvabile e riportare il cammino sulla giusta rotta.

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