Il calcio a Catania si appresta a ripartire. Sono cinque le manifestazioni di interesse arrivate al tavolo del Comune di Catania. Dopo attenta valutazione di business plan e progetti, i componenti dell'amministrazione comunale, dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi all'assessore allo sport Sergio Parisi, sceglieranno il nuovo proprietario del Catania, con la squadra che dovrà ripartire dalla serie D. In ballo anche la partita relativa a Torre del Grifo, con il nuovo proprietario che dovrà successivamente intavolare un discorso con la curatela fallimentare.

MANIFESTAZIONI DI INTERESSE. Tra le manifestazioni di interesse quella del gruppo Maestri, rappresentato dal legale Ferlito, che ha messo avanti i primi nomi che sarebbero eventualmente all'interno del progetto, dall'allenatore Gaetano Auteri, alla figura di Davide Baiocco come responsabile del settore giovanile.

Il gruppo MMR cinema di Manuele Ilari, tramite l'advisor Gioacchino Amato, che nelle pagine de La Sicilia ha parlato di "progettualità priva di proclami e come realtà calcistiche modello quelle come Empoli o Cremonese".

Altra manifestazione quella del gruppo capeggiato da Luca Giovannone della Osmosi Spa, con l'imprenditore laziale già nel mondo del calcio al timone del Torino, prima dell'arrivo di Urbano Cairo, e che ha parlato a Catanista di un "progetto di 4 anni per la serie A".

Il gruppo Pelligra rappresentato dall'advisor Dante Scibilia che ha rimarcato al centro del progetto la struttura di Torre del Grifo. "Il progetto parte dall'area sportiva per cercare di sviluppare altre attività, alcune di carattere imprenditoriale, altre di carattere sociale" ha spiegato Scibilia ai microfoni di Catanista. Vincenzo Grella e Mark Bresciano i nomi copertina all'interno del progetto.

Infine l'ultima manifestazione in ordine di tempo, quella arrivata dal gruppo Mascali, che ha parlato di progetto calcistico e territoriale: "Attraverso l'asset calcistico l'obiettivo è creare posti di lavoro e attrarre aziende dalla Corea e e dall'Inghilterra" le parole rilsciate a La Sicilia da Antonello Mascali.