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Giovedì, 28 Marzo 2024
Serie D

Catania SSD, Ferraro: "Diversi calciatori recuperati, raggiungere l'obiettivo ci farà entrare nella storia"

L'allenatore dei rossazzurri si sofferma in conferenza stampa su diversi argomenti: dagli effetti del mercato invernale alla situazione in infermeria, passando per la festa di Sant'Agata e il prossimo avversario, Giovanni Ferraro sa che questo è il momento cruciale della stagione del Catania

Il Catania si prepara ad affrontare un'altra trasferta, l'avversario di turno sarà il Castrovillari. L’allenatore della compagine catanese, Giovanni Ferraro, in vista del match in programma domenica 5 febbraio alle 14:30 è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti, guardando proprio al prossimo impegno di campionato. Il girone I di Serie D sembra - per quanto riguarda la lotta al vertice - aver già deliberato il proprio verdetto che premia proprio gli etnei, ma in assenza della matematica certezza del raggiungimento dell'obiettivo l'attenzione e la concentrazione restano massime in casa rossazzurra.

“Il campo di Castrovillari? Vedremo le condizioni del terreno di gioco domenica - ha esordito il tecnico del Catania -. In ogni caso non deve essere un alibi. Dobbiamo saperci adattare a qualsiasi campo. Abbiamo tanti bravi giocatori che riescono a farlo agevolmente. Il terreno potrebbe non essere adatto alle nostre qualità tecniche. Eventualmente punteremo su altre nostre caratteristiche. Prepariamo la trasferta calabrese consapevoli di stare bene sia di gambe che di testa. Formazione? Non c’è la necessità di fare stravolgimenti. Sarebbe un messaggio sbagliato. Giusto schierare i giocatori più in forma. La tappa di Castrovillari non sarà affatto scontata. Alla fine della partita ognuno di noi maturerà il proprio pensiero sulla gara disputata".

"Mancherà lo squalificato Rapisarda - spiega Ferraro -. Boccia sta bene e ha sempre risposto presente quando chiamato in causa. Però non è l’unica soluzione per sostituirlo, potrebbe essere uno degli indiziati. Giocare con un under in più rispetto alle precedenti occasioni? I nostri sono paragonabili agli over quindi possiamo anche giocare con un under in più, non cambia nulla. Bisogna solamente assicurarsi di mettere i calciatori nella posizione adatta allo scopo di farli rendere al meglio. Baldassar è un ottimo acquisto. È un centrocampista che gioca a tre e proviene da una squadra professionistica. In mezzo al campo è una soluzione aggiuntiva a Vitale, questo mi facilita nella gestione dei cambi tenendo pure presente che posso proporre un centrocampo esperto. Abbiamo una rosa ampia e, quindi, tante possibili soluzioni da adottare. Gli infortuni fanno parte di un percorso calcistico. Succede anche in allenamento d’infortunarsi. La squadra spinge forte in settimana. Sono tutti da considerarsi recuperati tranne Alessandro Russotto e Buffa. Forse per qualcuno è meglio attendere ancora qualche settimana in più ma a livello medico sono tutti recuperati".

Sulla festa di Sant'Agata. "Si giocherà in occasione di questo importante appuntamento - ha detto l'allenatore -, Lele Catania mi ha trasferito il significato. La festa torna dopo due anni e coincide con la ripartenza del calcio a Catania. Tutti insieme sappiamo che, una volta centrato l’obiettivo, saremo ricordati anche in futuro. Domenica vivremo l’emozione della festa da lontano. Concentriamoci sulla prestazione facendo in modo di tornare a Catania festeggiando in serata. La presenza in città del presidente ci dà uno stimolo ulteriore a fare bene per la società ed i nostri tifosi. Tutte le partite di campionato sono importanti. Dovremo sempre avere chiaro questo concetto fino all’ultima giornata perché è la mentalità che ci ha inculcato la società da inizio stagione".

Un anno intenso per mister Giovanni Ferraro. "Sapevo di giocarmi tanto quest’anno - ammette - approdando al Catania dopo il colloquio con la società. Ero consapevole dell’importanza di farmi conoscere da allenatore, fermo restando che senza i componenti del mio staff sarei un uomo solo. Facciamo un grande lavoro e conta solo il campo. Ricordando di rispettare le attese della società e sapendo di dovere dimostrare di meritare la fiducia nei miei confronti. Non mi piace troppo esultare. Bisogna essere moderati perché un allenatore deve essere responsabile delle scelte tecniche. A fine anno saremo giudicati da società, giornalisti e tifosi per quanto fatto in questa stagione. Io sono felice ma la soddisfazione preferisco viverla dentro di me anche perché la critica e il diavoletto sono sempre dietro l’angolo. Quando la squadra inciampa il primo a farlo è sempre l’allenatore. Dunque più tranquillità diamo noi dello staff e meglio è. Laneri è sempre sul campo, vede tutti i giorni gli allenamenti. Ci confrontiamo spesso, mai in tanti anni ho trovato una persona così vicina. Per me è stato un grande aiuto: quando parliamo di calcio vengono fuori sempre contenuti importanti".

La vera forza del Catania. "Quando tutti i giocatori si girano - dichiara Ferraro -, vedono gente che ha fatto calcio come Tomei, oppure Lele Catania e Biagianti che hanno giocato qui, Zeoli che ha vinto un campionato a Catania, Grella e Bresciano hanno giocato a livelli importanti. Io ho fatto una buona carriera. Tutti i componenti dello staff parlano la stessa lingua del lavoro avendo vissuti tanti anni sul campo portando avanti le nostre famiglie. I giocatori capiscono che abbiamo fatto lo stesso mestiere, a volte basta uno sguardo per capirci. De Respinis fa parte della famiglia del Catania, è motivato a mettersi in mostra e farsi apprezzare. Parliamo di un calciatore che non è l’ultimo arrivato: gioca da diversi anni e questo lo aiuta nell’inserimento. Ci può dare una spinta importante. È stato scelto dalla società e da Laneri che lo conosce bene. Se milita in rossazzurro vuol dire che è pronto per giocare davanti a 16mila spettatori e sposa la mentalità di questo club. Tutti saremo migliori a fine stagione e avremo una mentalità migliore”.

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