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Prestazione deludente

Serie D, contro il Santa Maria Cilento matura la prima sconfitta del Catania

I rossazzurri escono sconfitti dallo stadio "Antonio Carrano" di Santa Maria di Castellabate. Bonanno e Tandara piegano il Catania, a nulla vale il momentaneo pari di Palermo

Contro un Santa Maria Cilento umile, aggressivo, composto e generoso matura la prima sconfitta stagionale di un Catania troppo brutto per essere vero. Allo stadio "Antonio Carrano" di Santa Maria di Castellabate finisce 2-1 per i padroni di casa che vanno a segno con un goal per tempo a firma di Bonanno e Tandara. Palermo, alla seconda marcatura stagionale, aveva illuso i rossazzurri che pagano un gioco confusionario e alcune topiche difensive, protagonisti in negativo Bethers e Lorenzini in difesa. Attacco non pervenuto nonostante gli esperimenti proposti dalla guida tecnica degli etnei. Sconfitta che spezza una lunghissima striscia di 15 risultati utili consecutivi in campionato. In classifica le inseguitrici Locri e Lamezia Terme rosicchiano un punto (-10), pareggiando rispettivamente contro Sancataldese e Città di Sant'Agata. Mercoledì l'ultimo impegno dell'anno solare con il Trapani al "Massimino". 

Santa Maria Cilento in versione spregiudicata contro la capolista, propone un 3-4-3. Tre difensori centrali, Ferrante, Diop e Morlando, davanti al portiere Grieco; a centrocampo operano Coulibaly, Pane, Maio e Mancini; tridente Johnson-Bonanno-Catalano. In casa Catania c'è aria di turnover. Bethers tra i pali con Boccia, Ferrara, Lorenzini e Castellini in difesa; a centrocampo c'è dal primo minuto Palermo, con Rizzo in mediana e il giovane Vitale confermati; Giovinco trequartista con Sarao e De Luca.

La partita è sin dalle prime battute dinamica, maschia nei contrasti e subito infuocata come dimostrano le ammonizioni di Vitale e Pane, a mancare sia da una parte che dall'altra è però la precisione nei passaggi e la mira sotto porta. Il Catania sembra impattare bene con i cambi proposti sin dall'inizio, col passare dei minuti cresce l'intesa tra Giovinco, De Luca e Sarao che prova a tirare in un paio di circostanze senza trovare la porta. Giovinco cerca di fare da ispiratore per i compagni di squadra e quando può prova anche a cercare la conclusione. In una circostanza trova un avversario che devia, forse di mano: i rossazzurri chiedono il rigore ma secondo l'arbitro non ci sono gli estremi per decretarlo. Al 30' Sarao tira di testa, anche in questo caso però la fortuna non gli sorride. Il trio offensivo dei siciliani cerca di far valere il proprio tasso tecnico ma non trova la quadra e si arena nel momento in cui invece bisogna spingere e arrivare alla realizzazione; a centrocampo si fa sempre fatica a costruire una manovra degna di nota. I padroni di casa giocano senza timore e mettono in pratica le contromisure per superare il centrocampo avversario in velocità, Bethers è costretto a una grande parata su Diop al 34' e 2' dopo passano addirittura in vantaggio con Bonanno che approfitta di un errore clamoroso dell'estremo difensore etneo in uscita per depositare il pallone in fondo al sacco con un tocco che beffa il Catania. Gli ospiti reagiscono immediatamente e pareggiano al 39': azione d'angolo, mischia paurosa risolta da Palermo che firma l'1-1 a due passi dalla linea bianca. Poco dopo Catalano da lontano mette i brividi alla retroguardia catanese con un tiro a giro che sibila a fil di palo. 

Nella ripresa il Catania sceglie di cambiare diversi interpreti: al 46' dentro Somma, Lubishtani e Chiarella, fuori Ferrara, Vitale (nervoso nella prima frazione, non una partita ai livelli delle sue precedenti prestazioni) e Boccia, al 51' spazio anche per Andrea Russotto che sostituisce De Luca. Chiaro l'intento di mister Giovanni Ferraro di pervenire alla vittoria, cercando di incidere sul piano offensivo con un 4-2-3-1. Al 55' Di Gaetano richiama in panchina l'autore del goal, Bonanno, e gioca la carta Tandara. Al 61' continua la girandola di cambi: gli etnei puntano su Sarno al posto di Giovinco, i campani inseriscono De Leonardis per Pane. La sfida rimane apertissima, entrambe le squadre cercano di superarsi a centrocampo ma si continua a faticare nell'arrivare alla conclusione. Le forze fresche entrate nel secondo non incidono sull'inerzia dell'incontro, anzi, al contrario fanno perdere la bussola alla squadra catanese. Al 71' il Santa Maria Cilento rischia l'autogoal con un retropassaggio a Grieco che nel frattempo era uscito dall'area piccola, il pallone finisce fuori di un soffio. Poco dopo Johnson, autore di una gara davvero positiva con molti spunti in attacco, viene sostituito da Ielo. Al 76' il Santa Maria Cilento torna in vantaggio: cross in area e mischia furibonda risolta da Tandara in goal, con Lorenzini che si perde l'uomo sul pallone alto. Catania sotto shock e in svantaggio. Di Gaetano gongola in panchina e prova a mischiare ancora le carte, mettendo in campo Ventura per un esausto Mancini. Sarao spreca malamente una buona chance al minuto 86', quando Sarno crossa per la sua testa, ma il suo tiro finisce alto. Cambio conservativo nel finale per il Santa Maria Cilento: Campanella sul rettangolo di gioco, fuori Catalano. Ultimi minuti con il Catania che con la forza della disperazione spinge in avanti senza costrutto e, dopo 5' di recupero, il triplice fischio dell'arbitro decreta la prima sconfitta stagionale della capolista del Girone I.

POLISPORTIVA SANTA MARIA CILENTO-CATANIA 2-1 36’ Bonanno, 39’ Palermo, 76' Tandara

POLISPORTIVA SANTA MARIA CILENTO (3-4-3): Grieco 6; Ferrante 6, Diop 6.5, Morlando 6; Coulibaly 6, Pane 6 (dal 61' De Leonardis 6), Maio 6, Mancini 6.5 (dal minuto 82' Ventura sv); Bonanno 7 (dal 55' Tandara 7), Johnson 6.5 (dal 74' Ielo 6), Catalano 6.5 (dal minuto 89' Campanella sv). A disp.: Guerra, D’Auria, Parisi, D’Avella. All.: Di Gaetano 7.

CATANIA (4-3-1-2): Bethers 5.5; Boccia 5 (dal 46' Chiarella 5), Ferrara 5.5 (dal 46' Somma 5.5), Lorenzini 5.5, Castellini 6; Palermo 6.5, Rizzo 5.5, Vitale 5 (dal 46' Lubishtani 5.5); Giovinco 5.5 (dal 61' Sarno 5); Sarao 5.5, De Luca 5 (dal 51' An. Russotto 6). A disp.: Groaz, Bani, Forchignone. All. Ferraro 5.
ARBITRO: Michele Maccorin di Pordenone
Assistenti: Carlo De Luca di Merano e Badreddine Mamouni di Tolmezzo
Ammoniti: Pane, Vitale, Ferrara, Palermo, Coulibaly
Note: 
Recupero 2’-5' Angoli 3-8
1' di raccogliemento per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic

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