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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Frosinone-Catania, le pagelle: Leto e Cani disastrosi

Sono loro gli uomini simbolo della disfatta. Il centravanti albanese la combina grossa appena entrato, mai in partita l'argentino. Castro abulico, male anhe Peruzzi e Calello. Tengono alto l'onore Spolli e Capuano, prima dell'infortunio, Rosina e Calaiò

Ecco le pagelle di Frosinone-Catania. Finisce 1-0 per i padroni di casa, a segno Paganini.

Frosinone: Zappino, Zanon, Russo, Blanchard, Crivello, Paganini, Gucher, Gori, Soddimo, Ciofani, Dionisi

Catania (4-3-3) Anania 6, Peruzzi 4, Spolli 6 (Garufi s.v.), Sauro 5,5, Capuano 6 (Chrapek 5,5), Calello 5, Leto 4, (Cani 3) Martinho 5, Castro 4, Rosina 6, Calaiò 6

LA CRONACA E I COMMENTI

MiglioriToday. Calaiò 6 Fa reparto da solo e prova a lasciare il sigillo già nel primo tempo. Poco supportato dai compagni, si rifugia spesso nei duelli fisici contro i difensori avversari. Ma è l'ultimo a mollare. Pericolo costante.

Capuano 6 La squadra gioca male, ma lui risponde sempre presente in tutte le fasi di gioco. E' l'uomo che incarna alla lettera i dettami di Sannino: grinta, esperienza e dinamismo. Contiene bene dal suo lato le sortite offensive degli avversari e quando effettua diagonali difensive è preciso.

Spolli 6 Non è al meglio fisicamente il gigante argentino, ma riesce a blindare il reparto arretrato. Peso specifico ed esperienza le sue qualità, tutte in campo e al servizio della squadra. Anche oggi dimostra di essere l'uomo guida del reparto difensivo. Pilastro fino all'uscita dal campo per infortunio.

PeggioriToday Martinho 5 Sannino vuole da lui tanto e spesso lo sacrifica in zone del campo non di sua competenza. Si abbassa infatti spesso il fantasista brasiliano, per sopperire le assenze a centrocampo. Ma perde di qualità se lontano dalla porta. Spaesato.

Leto 4. Prova un tiro velenoso nel primo tempo, ma sparisce improvvisamente nelle fase salienti della gara. Cerca spesso la giocata solitaria, dialogando poco con i compagni. Sembra un corpo estraneo in questa squadra. Abulico e disastroso.

Castro 4. L'uomo della discontinuità. Mai decisivo in ogni fase di gara il trequartista argentino, all'ennesima insufficienza.

Cani 3. Entra e lascia il segno, ma in favore degli avversari. Gesto di reazione che denota nervosismo e poca serenità in campo. Una prassi diffusa questa in ogni singola gara tra i rossoazzurri, quasi mai infatti il Catania riesce a chiudere in 11 una partita.
 

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