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Martedì, 23 Aprile 2024
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Giro di Sicilia, Zitelli: “Una risorsa economica e turistica per l'isola"

Saranno tre giorni, dal 3 al 6 aprile, tutti da vivere. Le due ruote, passione sportiva di tantissimi italiani, tornano protagoniste

Saranno tre giorni, dal 3 al 6 aprile, tutti da vivere. Le due ruote, passione sportiva di tantissimi italiani, tornano protagoniste. Ritorna il “giro di Sicilia” gara per professionisti, voluta fortemente dal Presidente della Regione, Nello Musumeci che ha sottoscritto un accordo con la “Rcs Sport” per un doppio obiettivo: l’organizzazione per il prossimo triennio del “Giro di Sicilia”; e più spazio all’isola nel più famoso “Giro d’Italia”, assicurando tre tappe nell’isola per l’edizione 2020 e la partenza dalla Sicilia della carovana rosa nel 2021. Si comincia con il “giro di Sicilia” che, come detto, diventerà protagonista dal 3 al 6 aprile prossimo. Quattro le tappe, lungo un percorso di 708 chilometri complessivi, per unire i due punti di forza naturali dell’isola: mare e montagna. Prima giornata, il 3 aprile, vedrà correre la Catania-Milazzo.; seconda giornata la Capo d’Orlando-Palermo; terza frazione per i corridori sarà la Caltanissetta – Ragusa; per chiudere con la quarta tappa da Giardini Naxos fino all’Etna, con l’arrivo al Rifugio Sapienza. E il catanese si prepara ad accogliere i corridori lungo le tappe di passaggio, con l’attesa che cresce ad Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Belpasso. Soddisfazione la esprime il deputato regionale, Giuseppe Zitelli che evidenzia: “È stato compiuto un passo importante, con l’impegno in prima persona del presidente della Regione, Nello Musumeci e il lavoro certosino portato avanti dall’assessore al Turismo, sport e spettacolo, Sandro Pappalardo. Il giro di Sicilia ritorna dopo 42 anni d’assenza, assumendo un ruolo di primo piano tra le gare ciclistiche in Italia. Personalmente sono fortemente convinto dell’importanza sociale, economica e turistica del passaggio della carovana ciclistica nel comprensorio catanese. La necessità di seguire un percorso verso l’Etna ha determinato la scelta di un tracciato con poche manovre lasciate libere. Resta l’importanza d’aver recuperato una gara storica, restituita ai siciliani e all’Italia intera. Da oggi possiamo solo crescere.”

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