Messaggerie Catania, rimonta e vittoria al tie break contro Cantù
I rossazzurri sono stati capaci di aggiudicarsi la gara per 2-3, dopo l'iniziale svantaggio di 2 set a 0. Una risultato memorabile
Rimonta avvincente e vittoria importante per Messaggerie Catania, nella quarta giornata del campionato volley di Serie A2 Credem Banca 18/19, contro Pool Libertas Cantù. I rossazzurri sono stati capaci di arrivare fino al tie break, aggiudicandosi infine la gara per 2-3, dopo l'iniziale svantaggio di 2 set a 0.
Per i rossazzurri il primo set è assolutamente da dimenticare. La battuta dei padroni di casa funziona, il muro è un blocco a rete, la difesa funziona poco. Nella seconda frazione di gioco qualcosa cambia. In campo riecheggia il “vamos” del capitano rossazzurro Juan Ignacio Finoli, quando chiude di seconda intenzione (4-3) e incita i suoi. Il tentativo di una zampata sta in quell’ace che vale un pareggio (5-5). Si procede punto a punto, fino a quando Cantù non prende il largo (19-15) e, nonostante i tentativi degli schiacciatori e dei centrali rossazzurri, il set è perso.
Il terzo set diventa quello della svolta. Tutto inizia con un punto di Dusan Bonacic imbeccato da Finoli (0-1). Il cileno è implacabile e supera il muro avversario (1-4). Francesco Pricoco, il libero, è rocambolesco sul campo, con una doppia ricezione, che permette ai suoi di mantenere il vantaggio (3-5). Ma Cantù vuole vendere cara la pelle e ricomincia a mettere spazio tra sé e gli avversari (16-12). Il finale di set è in equilibrio, ma da cardiopalma. Il più uno lo incassa Cesare Gradi (20-21). Quando si comincia a giocare il tie break Francesco Corrado fa la differenza, è chirurgico e senza paura quando deve mettere a terra la palla, lì dove Cantù è più indifesa. Comincia una maratona. Federico Mazza mette a segno un ace (32-33), ma Cantù si rifà sotto. Filippo Porcello mette a segno il set point (35-37) e Corrado chiude i giochi (35-37).
Il quarto set continua sulla scia di quello precedente. Bonacic si conferma pedina importante nelle mani di Finoli (1-3), che smista il gioco tra i suoi schiacciatori, cercando di anticipare il gioco degli avversari. Corrado è perfetto in parallela (3-8) e Gradi non forza ma trova lo spazio per mettere a terra (3-9). Cantù ci crede e accorcia le distanze (17-19). Sul finale il palleggiatore rossazzurro mette la palla in posizione per Mazza che non se lo fa ripete due volte (22-25) e apre una storia inizialmente impensabile: quella del tie break.
Tie break che comincia con un punto a punto, fino a quando i lombardi non vanno avanti (6-3). Un super muro di Porcello cambia il filo del discorso (8-8) e qui Finoli mette il piede sull’acceleratore ai suoi. Gli scambi sono lunghi ed è sempre Porcello, con ace a definire ulteriori confini (11-13). La fine è vicina ed è nelle mani di Mazza che a muro dice “no”(11-15). Un’impresa quella compiuta dagli etnei.
"Il set vinto ai vantaggi ha cambiato tutto - racconta Mauro Puleo - Noi abbiamo cominciato a fare qualcosa in più e loro sono calati, ma per fortuna siamo riusciti a svoltare quando è stato necessario”. Nel terzo set rilevante l’apporto di Bonacic: “Dusan sta attraversando un periodo particolare, ha difficoltà in battuta, però quando si è sentito sicuro e ha lasciato andare il braccio ha fatto la differenza”. Adesso bisogna già concentrarsi sul prossimo impegno: “Abbiamo l’infermeria piena. Gradi si è infortunato alla coscia finendo contro la rete, Pricoco e Finoli avevano entrambi problemi all’anca e hanno stretto i denti. Dobbiamo lavorare bene per farli arrivare al meglio domenica" conclude il tecnico dei rossazzurri.
Pool Libertas Cantù - Elios Messaggerie Catania 2-3 (25-17, 25-20, 35-37, 22-25, 11-15)
Pool Libertas Cantù: Alberini 1, Cominetti 0, Monguzzi 7, Santangelo 30, Preti 24, Robbiati 6, Rudi (L), Butti (L), Gasparini 11, Baratti 1. N.E. Suraci, Pellegrinelli, Frattini, Danielli. All. Cominetti.
Elios Messaggerie Catania: Finoli 7, Bonacic 20, Porcello 14, Gradi 15, Corrado 18, Mazza 11, De Costa (L), Pricoco (L), Chillemi 0, Reina 1, Petrone 0. N.E. All. Puleo.