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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mister Maran: "Catania è l'apice della mia carriera. Essere qui è un piacere e un sogno"

La conferenza di presentazione del nuovo allenatore del Catania, mister Rolando Maran, è stata aperta dall'intervento del Presidente Pulvirenti, che ha sottolineato l'entusiasmo del nuovo tecnico rossazzurro

La conferenza di presentazione del nuovo allenatore del Catania, mister Rolando Maran, è stata aperta dall'intervento del Presidente Pulvirenti, che ha sottolineato l'entusiasmo del nuovo tecnico rossazzurro: "Rolando Maran ha firmato un contratto biennale e noi lo accogliamo con grande fiducia. Abbiamo avuto colloqui anche con altri tecnici, prima di sancire l'accordo, e gli stessi colloqui ci hanno ulteriormente convinto che proprio Maran, professionista di grande valore, fosse l'uomo giusto. Ha detto di essere onorato dalla chiamata del Catania e questo per noi è fondamentale: il senso d'appartenenza è basilare. In poco tempo, abbiamo dimostrato di avere le idee chiarissime, facendo tutto ciò che c'era da fare, dalle nomine di Amministratore Delegato, Responsabile Area Tecnica e Direttore Sportivo alla scelta dell'allenatore, secondo un preciso disegno mirato alla graduale crescita sportiva e strutturale, il nostro metodo di sempre. Nel calcio si viene e si va: le parole che ha detto Zeman quando è andato via da Pescara sono la sintesi di quello che può essere un certo modo di comportarsi. In ogni caso, allenatori e giocatori del Catania devono sorridere con gli occhi per il Catania".

Ai giornalisti presenti nella sala congressi del Centro Sportivo "Torre del Grifo Village" non è certamente sfuggita l'essenzialità dell'Amministratore Delegato del Catania Sergio Gasparin, capace di ascoltare domande ed osservazioni prima, di delinare scenari attuali e futuri poi: "Con Maran - ha detto il Direttore - arriva anche il vice Christian Maraner, per un binomio di esperienza caratterizzato dalla stima reciproca dei due tecnici. Il collaboratore tecnico Pino Irrera ha rinnovato il suo legame con il Catania, firmando per tre anni. Presto nomineremo preparatore atletico e preparatore dei portieri, completando lo staff. Il 4-3-3 è per il Catania una scelta ricorrente negli anni, anche se in alcune gare si è gestita al meglio una situazione tattica diversa, per necessità: intendiamo proseguire avendo un modulo di riferimento ma considerando la flessibilità un valore importante". In chiusura, l'ufficializzazione del primo innesto per la nuova stagione: "Arriva Amidu Salifu, che ha debuttato proprio con la maglia del Vicenza allenato da Maran, in Serie B: la formula è già nota, trasferimento a titolo temporaneo con diritto di riscatto per il Catania e controriscatto per la Fiorentina. Il "dolcetto"? Ribadisco un concetto fondamentale: ad oggi non c'è un giocatore della stagione 2011-12 che abbia lasciato il Catania, e quindi c'è già zucchero in abbondanza, direi. Negli anni, il Catania ha sempre saputo cogliere risorse che i tecnici non conoscevano e si sono poi rivelate puntualmente preziose, secondo la nostra linea di programmazione".

Disinvolto e cordiale ma al contempo animato da grande ammirazione e rispetto per il Catania: è la prima impressione destata dal nuovo tecnico rossazzurro Rolando Maran. L'allenatore di Trento si è detto entusiasta: "Per me essere qui è un piacere ed un sogno, Catania rappresenta l'apice della mia carriera. Ringrazio il Presidente ed il Direttore per l'occasione che mi viene concessa, arrivo in una città stupenda ed in mattinata, sono sincero, mi sono emozionato visitando il Centro Sportivo. Ho finito di lavorare pochi giorni fa ma vi confesso che ho voglia di cominciare al più presto: la dice lunga, a proposito dell'entusiasmo che il Catania mi trasmette. Per me, la grande occasione arriva al momento giusto, dopo aver accumulato tanta esperienza in B ed in C, ed il progetto biennale è un elemento importante. Sbagliare? Bisogna avere il coraggio di farlo, non la paura. Sono stato difensore ma forse proprio questo "sacrificio" - scherza il mister - mi ha portato a cercare un calcio fatto di possesso palla e sempre propositivo. Il derby? La terza cosa che ho pensato: prima ho realizzato di essere l'allenatore del Catania, poi di voler salutare Varese ed infine che avrei vissuto la sfida col Palermo, ma è decisamente presto per parlarne. Il 4-3-3 rossazzurro mi porta ad una riflessione: quando una squadra è costruita in un certo modo, sarebbe da pazzi fare scelte diverse, a meno che non ci si accorga di particolari opportunità strada facendo: io, peraltro, pensavo d'impostare così il prossimo Varese, quando ancora sembrava che dovessi restare. Credo nel sudore, nel sacrificio e nell'unione d'intenti: nel calcio sono elementi preziosi. Pasquale Marino? Un bravo allenatore ed una persona che stimo molto, so cosa ha fatto a Catania".

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