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Il pugile catanese Pappalardo conquista la cintura nazionale

Il giovane portacolori etneo della “Boxing Team Catania Ring” è campione italiano al PalaSantoro di Roma con in palio la cintura Wbc-Fpi dei pesi medi al Trofeo Cinture Wbc 2019

Ha sovvertito con l'autorevolezza dei campioni, il pronostico della vigilia. La boxe catanese, torna a sognare in grande. Il giovane pugile etneo “pro” Gianluca Pappalardo, seguìto all'angolo da mister Aroldo Donini, abbatte per “KO tecnico” il più esperto avversario lombardo Simone Brusa sul ring del PalaSantoro a Roma. Una rivincita su chi lo aveva già battuto, sul quadrato di gara, con in palio stavolta la cintura Wbc-Fpi “pesi medi” al Trofeo Cinture Wbc 2019, che vale un titolo nazionale fra i professionisti. “Questa vittoria ha coronato 10 anni di allenamenti e sacrifici - commenta il neo-campione catanese di 22 anni - fuori e dentro al ring, che sono stati pazientemente seguiti dal mister Aroldo Donini, al quale devo il merito di avere sempre creduto nelle mie attitudini e assecondato tutte le fasi del mio percorso sportivo con dedizione professionale e umana”. Un gran bel match sul ring capitolino, una finale che ha regalato spettacolo sugli spalti, con protagonista il “picchiatore” catanese Pappalardo del team di procuratori Cavallari-Ventura, condotto sempre all'attacco, a viso aperto per imporre la propria boxe fra ricerca del colpo duro da portare a segno e allo stesso tempo attenzione massima nello schivare i ganci e i montanti improvvisi dello “sfuggente” boxeur Simone Brusa, un avversario esperto, un pugile mancino dal colpo in canna micidiale, difficile da inquadrare. Sulla distanza delle 8 riprese, però la tecnica, la determinazione e l'approccio del “non mollare mai” di Gianluca Pappalardo, hanno avuto la meglio: l'incontro ha avuto il suo momento-clou alla sesta ripresa, con l'etneo che riesce a fare breccia nell'impenetrabile “muro mobile” difensivo dell'avversario lombardo, che viene ripetutamente colpito, messo alle corde, e quindi fermato dall'arbitro, decretando così la sconfitta di Brusa per “KO tecnico”. La conquista della prestigiosa cintura di Pappalardo, rappresenta anche una sua personale “vendetta”: nella sua giovane e ancora breve carriera professionistica, il 22enne allenato dal maestro Aroldo Donini, aveva subito una sola sconfitta all'esordio, proprio incrociando i guantoni con l'ottimo Brusa. Per il giovane boxeur di talento della “Boxing Team Catania Ring”, si pronosticano altri titoli di prestigio sui palcoscenici nazionali. Un grande traguardo per la “nobile arte” della boxe ai piedi dell'Etna, che non finisce mai di stupire gli appassionati siciliani, grazie alle brillanti performance dei “gladiatori” del ring della storica palestra “Boxing Team Catania Ring”, nel popoloso rione catanese di Librino, da svariati anni punto di riferimento per tanti ragazzi del periferico quartiere, da sempre fucina di pugili che hanno dato lustro al nostro territorio. “Ringrazio lo staff dei miei preparatori - commenta infine il neo-campione Cinture WBC FPI, portacolori catanese -, il professore fisioterapista Pietro Tamburo, il mental-coach Feliciano Di Blasi, che hanno integrato le loro competenze per la mia formazione atletica, intensificandola nel corso dell’ultimo mese, permettendomi di lottare ed aggiudicarmi a Roma questa vittoria al Torneo. Questo importante traguardo lo devo e lo dedico alla mia famiglia, al mister Aroldo Donini, ai suddetti professionisti, nonché ai miei compagni di allenamento che prestandosi quotidianamente allo “sparring” hanno contributivo unitamente a dare un esempio di sportività consentendomi di portare avanti un percorso sportivo che avrà per obiettivo il conseguimento del titolo italiano di categoria”. Il pugile etneo ha anche rivolto parole di ringraziamento, ai maestri Antonino Maccarrone, Mario Reitano e Giacomo Raia.

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