Mentre i prezzi su tutta la rete stradale e autostradale tornano a salire, e il gasolio preoccupa per la crisi nel Mar Rosso, la guardia di finanza di Ravenna scopre un florido mercato parallelo di carburante: sequestro di un distributore, di autocisterne e di 140.000 euro in contanti
Il meccanismo fraudolento ricostruito - anche mediante intercettazioni telefoniche - consisteva nell’importazione via mare dalla Spagna, da parte di una società di capitali maltese, con centri decisionali a Napoli e Catania, del prodotto energetico, che veniva stoccato in un deposito fiscale sito nel porto di Napoli
Tra le novità c'è l'accisa mobile e l'obbligo per i gestori di esporre il prezzo medio (che sarà calcolato su base regionale). In arrivo anche una stretta sui "furbetti"
L'indagine ha riguardato due distinte organizzazioni criminali che avrebbero commercializzato prodotti petroliferi illecitamente introdotti nel territorio nazionale, vendendoli a basso costo evadendo iva e accise, ed ancora gasolio agricolo e miscele non autorizzate, destinati all' autotrazione
Sequestrato anche un impianto di distribuzione di carburanti clandestino, insieme a due autocisterne. Per tre persone è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria. Su otto distributori controllati, sei non erano in regola con la normativa sulla disciplina dei prezzi
I controlli hanno permesso di riscontrare che il trader si interponeva, fittiziamente, tra un deposito fiscale straniero e un deposito commerciale italiano, vendendo i prodotti sottocosto rispetto alla media dei prezzi