Terremoto di magnitudo 3.8 registrato nel mar Ionio
Una scossa si è verificata alle 15:49 ad una profondità di 24 chilometri nel mar Ionio Meridionale, a una distanza di 50 chilometri da Siracusa
Una scossa si è verificata alle 15:49 ad una profondità di 24 chilometri nel mar Ionio Meridionale, a una distanza di 50 chilometri da Siracusa
I nuovi canali, realizzati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), si vanno ad aggiungere alle immagini che già da anni offrono al pubblico una visione dei vulcani in real time
La scossa di magnitudo 3.3 ha avuto il suo epicentro a Santa Venerina ma è stato avvertito in diversi comuni del versante est fino a Giarre
Si registrano blande e discontinue emissioni di cenere che si disperdono rapidamente in atmosfera
L'indicazione sul livello di scuotimento osservato e del potenziale impatto sugli edifici, rappresenta una informazione particolarmente utile alla Protezione Civile per il coordinamento e l'organizzazione delle squadre di soccorso nel caso di terremoti rilevanti
E' stata preceduta da cinque scosse di terremoto, di magnitudo compresa tra 2.4 e 3.3. L'evento sismico più forte è stato "avvertito dalla popolazione", ma dalle "verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia- sottolinea una nota della Protezione civile - non risultano danni a persone o cose"
E' stato avvertito dalla popolazione a Catania e nella provincia etnea. E' stato registrato alle ore 21.38 dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania
Come spiegano dall'Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la situazione ricorda l'apertura della fessura eruttiva del 2004-2005, che anche allora avvenne senza sismicità
L'attività infrasonica è bassa e non si registra nessuna variazione significativa nei dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo
Dal punto di vista sismico, prosegue il graduale aumento dell'ampiezza del tremore dei condotti magmatici interni del vulcano
Il ricercatore dell'Ingv Mauro Coltelli ha indicato nell'applicazione del sistema previsionale Aeromat, realizzato dall'Istituto vulcanologico per monitorare l'andamento e la direzione degli sbuffi di cenere dell'Etna in ambito aeronautico, uno strumento per geolocalizzare e quantificare la ricaduta di sabbia dei comuni etnei
Gli eventi succedutisi nel 2021 hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del Cratere di Sud-Est, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano
L'Ingv rende noto che la nube cenere è stata spinta dai venti in direzione sud est, investendo quindi i paesi compresi tra Zafferana, Acireale e Santa Venerina
La nube vulcanica prodotta raggiunge un'altezza di circa 6000 metri sul livello del mare e, in base al modello previsionale, si disperde in direzione nord
L'attività stromboliana del solito protagonista, il cratere di Sud Est, è cominciata alle 22 e 40 di ieri sera, per passare a fontane di lava dopo l'1 e 30 di notte. L'eruzione non ha influito sull'operatività dell'aeroporto Vincenzo Bellini di Catania
Le rilevazioni dell'Ingv osservatorio etneo mostrano l'attività del vulcano a una quota di circa 2900 metri
La ricerca dell'ateneo catanese affronta anche il meccanismo all'origine dell'allontanamento in atto tra la Sicilia e la Calabria (circa 3,5 mm all'anno), individuandone il motore nelle profondità crostali
L'Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania ha registrato una nuova emissione di cenere in direzione sud est, con attività stromboliana e fontane di lava. Si segnala una copiosa ricaduta di cenere vulcanica e lapilli sulle strade che conducono al rifugio Sapienza
I movimenti del sottosuolo sono iniziati poco dopo la mezzanotte e finiti intorno alle 2 di questa notte nel territorio di Sant'Alfio e Milo
L'ampiezza media del tremore vulcanico mostra un trend in incremento, attestandosi attualmente su valori medio-bassi
Una colata è ben alimentata in direzione Valle del Bove ed ha raggiunto una quota tra i 1900 e 1800 metri circa, ed un'altra meno alimentata in direzione sud che si attesta in area sommitale
Lo rivela una ricerca dal titolo 'Magma dehydration controls the energy of recent eruptions at Mt. Etna volcano', pubblicata sulla rivista scientifica Terra Nova
Cosa sta succedendo nella sempre più effervescente "fucina di Efesto" e fin dove ci condurrà questa serie di intensi parossismi? L'ipotesi più allarmante potrebbe essere quella di una eruzione laterale, ma ad oggi non si hanno segnali specifici. E' quanto osserva Marco Neri, vulcanologo dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania
L'esercitazione "NeamWave 21" ha come obiettivo il test del funzionamento dei sistemi di comunicazione per l'allerta maremoto anche nel mar Jonio, oltre che nel nord Atlantico e nel resto del Mediterraneo
L'Ingv segnala ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano: in particolare nelle zone di San Gregorio, Trecastagni, Aci S. Antonio, Pedara e Catania