Nelle scorse settimane, i cittadini che abitano nel quartiere avevano espresso le loro perplessità, chiedendo all'amministrazione comunale di salvaguardare l'area ed impedirne la cementificazione
Alcuni residenti della municipalità Borgo-Sanzio sono fermamente contrari alla costruzione di una nuova isola ecologica che farà scomparire alberi e piante
Anche il Comitato Vulcania si oppone al progetto: "Ci troviamo di fronte ad un’altra scelta scellerata" - spiega la presidente dell'associazione, Angela Cerri
Il progetto riguarda la riqualificazione della pavimentazione esistente, la sagomatura di quest'ultima per la corretta regimazione delle acque piovane, la messa in sicurezza degli impianti elettrici, il trattamento delle acque di prima pioggia ed in ultimo la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde orizzontale e verticale nonché della recinzione del centro
"Grazie alla collaborazione del sindaco Corsaro - spiega l'assessore Cambria - abbiamo risolto definitivamente l’atavico problema che ci impediva l’efficientamento della struttura. E questo credo faccia tirare un sospiro di sollievo ai nostri concittadini"
"Stiamo facendo anche un grande lavoro nella lotta agli incivili, abbiamo eliminato diverse micro discariche presenti sul nostro territorio comunale", ha commentato soddisfatto l'assessore all'ecologia Enzo Santoro
L'isola ecologica, costata 700mila euro, era pronta per accogliere i rifiuti differenziati dei cittadini ma non è mai stata messa in funzione. La storia di una delle tante incompiute catanesi. Un paradosso nella città con la Tari più alta in Italia e con percentuali di differenziata molto basse.
Si trova nei pressi del viale Rapisardi, in via Ameglio, e non è mai entrata in funzione. E' stata completamente distrutta e vandalizzata. Un paradosso nella città con la più alta Tari d'Italia