Tornano in piazza operatori sanitari e cittadini per protestare contro la situazione di "estremo pericolo" all’ospedale Gravina e San Pietro, a causa della grave carenza della dotazione organica
Il sindacato, in una nota a firma del segretario territoriale Salvo Vaccaro e del segretario aziendale Vincenzo Neri, spiega che "il personale infermieristico versa in condizioni di estremo disagio che si traduce in turni massacranti ormai divenuti insostenibili"
Nella proposta di revisione, l'associazione ipotizza che “i presidi ospedalieri che ora fanno capo all’Asp possano essere inglobati per vicinanza alle altre aziende presenti nel territorio. L'azienda Cannizzaro potrebbe così dirigere e organizzare gli ospedali di Acireale e Giarre, così come il Garibaldi potrebbe dirigere e organizzare quelli di Paternò, Bronte e Biancavilla e il policlinico quelli di Caltagirone e Militello"
Da due anni il sindacato degli infermieri protesta periodicamente contro i disservizi all'Asp etnea ed il mancato riconoscimento dei diritti dei lavoratori. In particolare, il NurSind evidenzia una cronica carenza di personale infermieristico, medico, Oss, ausiliari, terapisti della riabilitazione in tutti i presidi e distretti locali
Lunedì 21 marzo, dalle ore 9, operatori sanitari e cittadini si incateneranno davanti ai locali dell’Asp di Catania per protestare contro la carenza cronica di personale, i guasti ai macchinari e i gravi disagi all’assistenza sanitaria
È quanto ha ribadito una sentenza del giudice del Lavoro del Tribunale di Catania, Laura Renda, in una sentenza che ha condannato l’azienda ospedaliera Cannizzaro a versare in media 30 mila euro a sette infermieri
L'atto di indossare la divisa deve essere inquadrato non tra le pause lavorative, ma tra le attività necessarie perchè l'infermiere possa correttamente prendersi cura dei pazienti