L'iniziativa è nata per progettare spazi urbani per coloro che vivono senza fissa dimora e si è svolta dal 26 al 30 settembre con un workshop di progettazione che accende i riflettori sul fenomeno nel territorio etneo
L'iniziativa è nata per progettare spazi urbani per coloro che vivono senza fissa dimora e si è svolta dal 26 al 30 settembre con un workshop di progettazione che accende i riflettori sul fenomeno nel territorio etneo
Dopo l'intervento del Comune, criticato da più parti, in Corso Sicilia e piazza della Repubblica sono tornate a vivere numerose persone che non hanno una fissa dimora. Le soluzioni offerte, anche in relazione alle condizioni di disagio sociale di questi cittadini (in gran parte extracomunitari) non si sono rivelate adeguate per risolvere questa situazione di degrado, dando al contempo aiuto a chi ne ha più bisogno
L’arma ad impulsi elettrici, di recente dotazione, è stata solo mostrata azionando l’arco voltaico a mo' di avvertimento. A questo punto, gli agenti hanno invitato l'uomo a calmarsi, ottenendo l'effetto sperato
Salvo Pappalardo, responsabile delle attività della Caritas di Catania, spiega perché, in molti casi, parlare di sgomberi dei senza tetto ed aumento dei posti letto in strutture d'accoglienza non è affatto risolutivo per aiutare realmente chi vive ai margini della società
La Caritas da anni contribuisce in modi differenti alla tutela di cani e gatti dei senza fissa dimora, fornendo donazioni dedicate sulla base delle forniture alimentari ricevute per uso animale e dando le indicazioni utili per le vaccinazioni, la microchippatura e il contatto con un veterinario
"Teniamo aperti i nostri cuori per accogliere le complessità dei senza dimora. Le richieste di chi vive per strada - spiega la Caritas etnea, diretta da don Piero Galvano - spesso vanno oltre l’accoglienza e un tetto"