Il reato contestato è il voto si scambio elettorale politico mafioso. I carabinieri di Acireale hanno indagato su alcune consultazioni elettorali in cui ci sarebbe stato l'apporto di esponenti della famiglia catanese di Cosa nostra. Raffaele Pippo Nicotra, di 62 anni, è stato condotto in carcere. La procura contesta i reati di concorso esterno all'associazione mafiosa, tentata estorsione aggravata e scambio elettorale politico mafioso.
Secondo l'accusa, "attraverso l'elargizione di somme di denaro per le elezioni regionali del 2012, avrebbe determinato esponenti del 'Gruppo di Aci Catena' a promettere di procurare voti in occasione delle elezioni per l'assemblea regionale siciliana tenutasi in quegli anni, attraverso la forza di intimidazione e la conseguente condizione di assoggettamento ed omertà derivanti dall'appartenenza al gruppo mafioso". Il gip ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza cautelare in carcere. Si trova ora a Bicocca.
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