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Criminalità al porto di Catania, Scardilli: "Vogliono intimidirci, ma non ci arrenderemo"

L'area del porto di Catania è sempre più spesso teatro di reati che hanno come sfondo la movida del weekend. L'ultimo episodio risale a sabato scorso. Il titolare del Filenz, Alessandro Scardilli, ai microfoni di CataniaToday chiede "più controlli per strada ed una volante fissa al porto"

Da diversi mesi i locali del porto di Catania sono alle prese con problemi di microcriminalità ed ordine pubblico. L'ultimo episodio risale a sabato scorso. Il titolare del Filenz, Alessandro Scardilli, domenica pomeriggio ha chiesto l’intervento delle volanti dopo aver trovato alcuni bossoli d'arma da fuoco esplosi all’ingresso del suo locale. Intorno alle 4,30  un uomo vestito di nero e con il volto travisato avrebbe avuto uno scontro con un addetto alla sicurezza, estraendo poi la pistola per sparare ad altezza piedi, senza tuttavia procurare ferite. 

"Quando abbiamo riaperto la struttura, nella fase post Covid, io e i miei soci siamo stati vittime di estorsioni, minacce e rapine. Siamo stati attaccati da alcuni soggetti che volevano entrare nel nostro piano economico. Ma noi non ci siamo arresi. Non possiamo, adesso, diventare l'anello debole in questa situazione". Scardilli si è quindi rivolto alla questura di Catania, che sta indagando anche sull'episodio della scorsa settimana, ricevendo rassicurazioni da parte del questore vicario Salvatore Fazzino che ha promesso maggiore controllo sul territorio. "Purtoppo dal momento della denuncia all'arresto si perde troppo tempo ed i soggetti coinvolti si sentono liberi di fare quello che vogliono. Come deterrente ci vorrebbero più controlli per strada ed una volante fissa al porto".

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