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No agli sprechi nella grande distribuzione: accordo tra Regione e Federdistribuzione | Video

Sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione, rappresentata dall'assessore Antonio Scavone, e i partner di "Life-Food.Waste.Stand.Up", finalizzato a sviluppare una serie di attività volte ad aumentare e rendere più agevoli, per le aziende che operano sul territorio, le donazioni di prodotti alimentari in favore delle persone indigenti

In Sicilia, secondo elaborazioni di Federdistribuzione, si può stimare che lo spreco alimentare sia pari a circa 360 mila tonnellate in un anno. Per il 48 per cento attribuite alle famiglie e la restante parte agli operatori economici, con l’agricoltura responsabile per il 35 per cento, il 10 per cento a carico della distribuzione, il 5 per cento da attribuire alla ristorazione e il 2 per cento all’industria. Si produce molto di più di ciò che si consuma, ma solo una piccola parte di questa eccedenza è donata ai bisognosi: meno del 5 per cento. Il resto diventa spreco e rifiuto, una piaga per la comunità e una fonte di costi inutili. Aumentare le donazioni e ridurre lo spreco sono così un’autentica necessità sociale, ambientale ed anche economica. La Sicilia è già attiva su questo fronte, come lo sono le imprese della filiera alimentare, le associazioni dei consumatori e le associazioni caritative.

Molto si sta facendo ma molto resta ancora da fare. Il progetto Life-Food.Waste.StandUp naviga proprio in questa direzione- E' coordinato da Federalimentare in partenariato con Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori. E’ co- finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma per l’ambiente e l’azione per il clima e consiste in una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a tutta la filiera: partendo dall’industria, passando per la distribuzione e arrivando ai consumatori.

Nell’ambito dell’evento è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione, rappresentata dall'assessore Antonio Scavone, ed i partner di Life-Food.Waste.Stand.Up, finalizzato a sviluppare una serie di attività volte ad aumentare e rendere più agevoli, per le aziende che operano sul territorio, le donazioni di prodotti alimentari in favore delle persone indigenti. Il protocollo prevede attività di coinvolgimento delle Amministrazioni locali da parte della Regione e dei propri associati da parte dei partner del progetto, attivando le relazioni necessarie per produrre risultati positivi.

I lavori hanno visto la presentazione del progetto Life-Food.Waste.StandUp da parte del Presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara. Hanno preso parte alla successiva tavola rotonda il responsabile dei progetti europei e della sostenibilità Maurizio Notarfonso di Federalimentare, il coordinatore regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Mario Intilisano, il presidente del Banco Alimentare della Sicilia Pietro Maugeri, la Professoressa Margherita Ferrante dell’Università degli Studi di Catania e Sebastiano Venezia, sindaco di Troina e rappresentante di Anci Sicilia. Nella stessa tavola rotonda il dott. Sergio Saporito del Gruppo Arena ha presentato un case history aziendale nel quale ha evidenziato le iniziative intraprese dalla sua azienda per ridurre lo spreco e aumentare le donazioni.

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Nella foto Claudio Gradara, Presidente Federdistribuzione

“Oggi abbiamo voluto proporre un momento di riflessione comune per condividere best practices ed esperienze, al fine di avviare iniziative che possano condurre ad un effettivo incremento delle donazioni – afferma Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione - La collaborazione tra Regione Sicilia e la “filiera della donazione” unita nel progetto Life-Food.Waste.StandUp apre nuove prospettive nella lotta allo spreco, unendo soggetti pubblici e privati in una partnership virtuosa. Ogni anno in Italia buttiamo via oltre 5 milioni di tonnellate di cibo, l’equivalente del 15,4 per cento dei consumi alimentari, una quantità che sarebbe sufficiente a nutrire tutte le famiglie ancora in condizione di povertà nel nostro Paese. Al tempo stesso le donazioni a enti caritativi rappresentano meno del 9 per cen delle eccedenze alimentari che l’intera filiera produce. Incentivare le donazioni, che consentono una riduzione dei rifiuti e dei relativi costi di gestione, anche introducendo un concetto di premialità, come ad esempio una riduzione della tassa sui rifiuti, rappresenterebbe uno stimolo potente per sostenere le donazioni”.

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