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Martedì, 23 Aprile 2024

G20, Bianchi cauto sul ritorno a scuola: "Importante didattica in presenza, attendiamo il Cts"

Massima prudenza sulle prospettive per il nuovo anno scolastico: il ministro dell'Istruzione sottolinea come la fase emergenziale legata al Covid non sia finita

"Tutti i venti Paesi sono concordi nell'esigenza di far girare molto di più le conoscenze. Questo ce lo ha insegnato la pandemia, solo con la condivisione si possono superare le crisi". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi nella conferenza stampa finale della prima giornata del G20 a Catania, presso l'aula magna del monastero dei Benedettini. "Sulla didattica a distanza - ha aggiunto - tutti concordi nel dover tornare sui banchi di scuola in presenza. La didattica a distanza è uno strumento per allargare i rapporti e gli scambi di conoscenze. Non sostituisce, ma allarga le potenzialità".

Massima prudenza sulle prospettive per il nuovo anno scolastico: il ministro sottolinea come la fase emergenziale non sia finita. "Ci stiamo da tempo organizzando per riportare la scuola in presenza, ma con grande attenzione. Non dobbiamo dimenticare che la pandemia non è finita. E se c'è un posto in cui occorre cautela quello sono le scuole. Bisogna prendere le misure di sicurezza - ha detto - e non solo dentro le scuole. C'è un problema di trasporti, soprattutto nelle scuole superiori". "Il Cts - ha evidenziato ancora Bianchi - ci darà quali sono i vincoli da sopportare per questo. Abbiamo visto che il virus non conosce frontiere. Dobbiamo garantire sicurezza a scuola, fuori dalla scuola e organizzare la scuola sul territorio in modo maggiormente articolata, con strutture più presenti sul territorio".

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