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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Giovanni Galermo

Traffico internazionale di droghe sintetiche con base a San Giovanni Galermo: i pagamenti in criptovaluta Bitcoin

Gli acquirenti delle sostanze stupefacenti sintetiche pagavano l’organizzazione con somme in moneta elettronica che, una volta convertite in euro, venivano ripartite tra i membri ritenuti facenti parte dell’organizzazione tramite una serie di versamenti o ricariche su carte prepagate

Un’associazione a delinquere, con al vertice Giuseppe Mangiameli, finalizzata al traffico internazionale di droghe sintetiche  che operava sull’asse Olanda-Catania-Stati Uniti, è stata smantellata questa notte dalla polizia di Stato, coordinata dalla locale Direzione distrettuale. La vasta operazione, denominata “Empire”, ha portato all’arresto di sette soggetti, tutti indagati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico continuato di sostanze stupefacenti. Un “giro d’affari” che si aggirava intorno ai 150 mila euro al mese e parte dei ricavi sarebbe stata investita da Mangiameli e dalla moglie nella costruzione di una villa nel quartiere San Giorgio oggetto del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca disposto dal Gip. Le indagini svolte hanno consentito di effettuare numerosi sequestri di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti sintetiche del tipo Mdma, ecstasy e ketamina, per un totale complessivo di oltre 30 kg.

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Il modus operandi dell’organizzazione

L’associazione criminale operava su un'asse ben precisa che era quello di importazione delle sostanze stupefacenti dall’Olanda. Da lì arrivavano, attraverso alcuni vettori italiani che coprivano la tratta italiana del tragitto in partnership con vettori privati olandesi, le droghe che venivano occultate dentro svariati oggetti come barattoli di creme cosmetiche, statue in gesso, confezioni di puzzle, giradischi, amplificatori, casse audio, custodie di dvd, capi di abbigliamento, ed altro. Una volta arrivate a Catania, venivano a loro volta nascoste in garage a disposizione dell’associazione che aveva la propria base operativa nel rione di San Giovanni Galermo. Una volta terminata la fase di l’import si innescava quella dell’esportazione. La principale meta erano gli Stati Uniti, ma non solo: le spedizioni da parte dei presunti sodali avvenivano anche verso altre località d’Italia, o altri paesi stranieri quali Canada, Australia, Ucraina, Thailandia, India, Israele, Pakistan, Giappone, Nuova Zelanda, Iran e Grecia. Gli acquirenti delle sostanze stupefacenti sintetiche pagavano l’organizzazione con somme in criptovaluta Bitcoin che, una volta convertite in euro, venivano ripartite tra i membri dell’organizzazione tramite una serie di versamenti o ricariche su carte prepagate. Per incrementare il proprio illecito “giro d’affari”, inoltre, in alcune circostanze l’organizzazione criminale poneva in essere anche la compravendita di armi comuni da sparo che, al pari delle sostanze stupefacenti, venivano occultate nei garage.

L’utilizzo del deep web

La successiva rivendita delle droghe sintetiche ai vari acquirenti, sia in Italia che all’estero, avveniva tramite chat clandestine su portali del cosiddetto “deepweb”, da qui il termine“Empire” dal nome del portale del deep web in cui avveniva la rivendita delle sostanze stupefacenti sintetiche ai vari acquirenti, nel cui ambito i membri dell’organizzazione utilizzavano il nickname “XXXMAFIAXXX” o “MAFIASTARS”. Le sostanze stupefacenti venivano spedite agli acquirenti, sia in Italia che all’estero, all’interno di plichi e pacchi imballati che l’associazione criminale spediva tramite raccomandate postali o tramite corriere espresso riportanti come mittenti generalità fittizie.

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I nomi degli arrestati

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere, in ordine ai delitti di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico continuato di sostanze stupefacenti, nei confronti dei seguenti sette soggetti: 

  • Aiello Carmelo Fabrizio (cl. 1985);
  • Garofalo Andrea (cl. 1973);
  • Gentile Eleonora (cl. 1992);
  • Magliuolo Michael Giuseppe (cl. 1992);
  • Mangiameli Giuseppe (cl. 1987);
  • Rapisarda Salvatrice Federica (cl. 1994).

Le consegne, infine, venivano seguite anche negli Stati Uniti, grazie alla sinergia tra Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e investigatori dell’Homeland Security Investigation. Nello specifico, lo scorso 23 febbraio 2020 il “ritardato sequestro” di circa 3 kg di mdma in Italia che si è concluso con la consegna controllata e l’arresto di un acquirente americano, Thomas Tyriq e il 3 marzo dello stesso anno con l’arresto di Brian Bradigan, mentre ritirava un kg della stessa sostanza.

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