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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Messina-Catania, le pagelle: Bergamelli un muro, Calil non brilla da esterno

Il centrale dirige a dovere il pacchetto arretrato. L'infortunio di Russotto e l'ingresso di Plasmati relegano invece il centravanti ex Salerninata in una posizione inedita. Musacci e Agazzi soffrono la fisicità del Messina, mancano gli inserimenti di Scarsella. Calderini bravo nelle ripartenze

Ecco le pagelle di Messina-Catania. Finisce a reti inviolate la sfida tra le due compagini siciliane, di fronte a 18 mila spettatori presenti allo stadio "San Filippo", tutti di "marca" peloritana. Trasferta vietata infatti ai tifosi rossazzurri.

CRONACA E COMMENTI DEL MATCH

Messina (4-3-3) Berardi; Palumbo, Parisi, Martinelli, De Vito; Giorgione, Fornito, Baccolo (dal 60' Zanini); Padulano (dal 69' Salvemini), Cocuzza, Barraco

Catania 4-3-3: Bastianoni 6, Parisi 6, Pelagatti 6,5, Bergamelli 7, Nunzella 6, Musacci 5,5 (53' Russo 6), Agazzi 6, Scarsella 5,5, Russotto s.v. (Plasmati 6 8'- Rossetti s.v. 82'), Calil 5,5, Calderini 6,5

MiglioriToday. Bergamelli 7. Dirige a dovere il pacchetto arretrato, non sbagliando quasi mai il tempo di intervento. I suoi anticipi sono efficaci e rudi al punto giusto. Una sicurezza per tutta la formazione rossazzurra che riesce a mantenere la porta inviolata nel derby odierno. Muro.

Calderini 6,5. Il più vivace nel reparto offensivo, soprattutto dopo l'uscita anciticipata di Russotto, infortunatosi alla spalla. Sciupa una palla gol importante nella prima frazione di gioco, ma è l'unico a creare pericoli dalle parti di Berardi. Micidiale nelle ripartenze palla al piede.

PeggioriToday. Scarsella 5,5. Manca il suo apporto in fase realizzativa, arrivato soltanto nelle prime giornate. E se il Catania si affaccia poco dalle parti dell'estremo difensore avversario e sia dovuto alla vigorosa lotta in mezzo al campo,ma anche ai mancati inserimenti di Scarsella, che ha abituato i tifosi rossazzurri a prestazioni di livello, anche in zona gol.

Musacci 5,5. Pancaro sceglie di toglierlo dal campo anzitempo. A centrocampo infatti la partita si fa molto fisica e le qualità tecniche del centrocampista rossazzurro vengono meno. La coesistenza con Agazzi, provata oggi dal primo minuto, e già domenica scorsa contro l'Akragas, è un ottimo esperimento in vista del futuro, ma in una partita fisica come quella di oggi Musacci non brilla a dovere. In affanno.

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