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Domenica, 28 Aprile 2024
teatro

L’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Catania aderisce al Catania Off Fringe Festival

Giovedì pomeriggio, alle ore 19 presso il Sal, verrà presentato “Io sono Catania”, un mediometraggio prodotto dall’Uici etnea

L’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Catania aderisce al Catania Off Fringe Festival, il Festival del Teatro Off e delle Arti performative, con la direzione artistica di Francesca Vitale e Renato Lombardo. Giovedì pomeriggio, alle ore 19 presso il Sal, verrà presentato “Io sono Catania”, un mediometraggio prodotto dall’Uici etnea per volere della presidente Rita Puglisi. Il progetto, che vede la regia di Tiziana Giletto, pone l’accento sull’importanza di andare oltre al buio grazie all’arte che può far uscire dall’isolamento, creando connessioni e benessere.

Il mediometraggio “Io sono Catania” è, infatti, il frutto di un laboratorio che ha coinvolto 15 persone con disabilità visiva dai 16 agli 83 anni: “La sfida - dice la regista Tiziana Giletto- è stata quella di raccontare la nostra città come donna, individuarne le caratteristiche, le contraddizioni, e farne un ‘ritratto dell’anima’. Così è nata una storia, poi trasformata in sceneggiatura. E’ la storia di un anziano scrittore che torna nella sua città: il suo grande amore, la più importante tra le donne (perché Catania è un essere vivente, è donna, o “fimmina”, come direbbero i siciliani) e ripensa a ciò che da sempre, anche senza vista, riesce a percepire di questo amore, a ciò che lo ha ispirato. Quando raggiunge il teatro, adesso vuoto, il meccanismo di un vecchio carillon lo riporta indietro nel tempo, a quando il suo testo diventò uno spettacolo su Catania, sulla ‘geografia delle sue anime’: l’anima popolare, l’anima saggia, l’anima rivoluzionaria e quella romantica. I ricordi, i suoni, i pensieri s’incrociano, quattro storie di donne, realmente esistite o inventate dalla penna di grandi scrittori, si susseguono. Cinema e teatro si mescolano e la città diventa protagonista tramite le “figlie” che l’hanno attraversata”.

Particolarmente felice del progetto è la presidente dell’UICI di Catania Rita Puglisi che evidenza come “i partecipanti al laboratorio hanno avuto modo di sperimentarsi in nuove attività diventando scrittori, attori, interpreti per un esperimento che ha portato gioia ma soprattutto che ha permesso loro di uscire fuori dall’isolamento che spesso la disabilità può creare. L’arte - dice ancora la presidente Puglisi - ci fa guardare dentro, fa conoscere più approfonditamente la propria anima e permette di relazionarsi meglio con gli altri”.

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